Pochi minuti di pioggia battente, grandine e vento fortissimo hanno causato a Milano danni, allagamenti e paura
La violentissima ondata di pioggia di ieri ha provocato danni importanti a Milano, anche più pesanti di quelli provocati dalle due trombe d’aria dello scorso anno.
Un ‘fenomeno estremo’ come è stato definito dai meteorologi quello che si è abbattuto a Milano. Ma non più così atipico considerando episodi simili già registrati in più occasioni tra giugno e luglio.
Milano, i danni dopo la tempesta
I vigili del fuoco parlano di almeno 200 richieste di intervento. Principalmente per strade allagate, alberi pericolanti e crolli parziali di strutture. Le province di Milano, Monza, Pavia, Lodi e Cremona sono state tra le più colpite.
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In città, le aree di Melegnano, Rozzano e Busto Garolfo hanno subito i danni maggiori. In via Pompeo Leoni, una persona è rimasta bloccata nel sottopasso ferroviario allagato e i vigili del fuoco sono intervenuti per salvarla dall’auto semisommersa. Anche in zona Gallaratese a Milano, in via Betti, e in zona Tre Torri, in via Carcano, sono stati segnalati numerosi allagamenti e alberi caduti.
Gli allagamenti più gravi sembrano essere stati registrati tuttavia in zona Barona.
Cosa è successo
Il temporale violento si è abbattuto su Milano e sulla Lombardia nel bel mezzo di un caldissimo pomeriggio estivo poco dopo le 17, annunciato da un cielo incredibilmente scuro e minaccioso costellato da fulmini.
Intorno alle 17.30, la pioggia ha cominciato a cadere copiosamente, accompagnata da forti raffiche di vento che hanno reso l’atmosfera ancora più spettrale.
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L’allerta gialla era stata proclamata sulla regione, ma la violenza del temporale ha superato le aspettative. Piazza Duomo, uno dei simboli della città, è stata teatro di scene apocalittiche, con turisti e cittadini in fuga sotto la pioggia battente e il vento furioso. Alcune fotografie e storie comparse sui social hanno condiviso immagini inedite di Milano che ospita in questi giorni un gran numero di turisti, in gran parte stanieri.
Milano, il bilancio dei danni
Il maltempo ha messo a dura prova anche il sistema dei trasporti pubblici. Cinque linee di tram sono state deviate a causa dei danni causati dalle cadute di alberi. Tre le tramviarie interrotte a lungo mentre altre hanno subito riduzioni e rallentamenti. Alcune linee del filobus hanno dovuto modificare il loro percorso: l’81 è stato fermato dalla caduta di un grosso albero in viale Abruzzi.
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La situazione è stata particolarmente critica per il trasporto ferroviario, con numerosi ritardi e cancellazioni. Le squadre della protezione civile del Comune di Milano e i vigili del fuoco hanno lavorato senza sosta per ripristinare la normalità, ma le operazioni sono state rese difficili dalle condizioni meteorologiche avverse.
Parecchi problemi anche per quanto riguarda il traffico aereo con ritardi e diversi voli trattenuti al di sopra della sacca di maltempo sia a Orio che a Linate e a Malpensa. Per due ore gli slot di decollo sono stati considerevolmente in ritardo. Poi a poco a poco la situazione è tornata alla normalità.
Danni non solo a Milano
Non solo Milano. Ma anche la provincia di Pavia è stata duramente colpita dal maltempo: molte le auto in transito in A7 che sotto la grandine hanno cercato riparo sotto i cavalcavia, traffico rallentato e molta preoccupazione.
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Anche qui i vigili del fuoco hanno effettuato numerosi interventi per alberi pericolanti e caduti. Un albero è crollato all’ingresso di un centro commerciale a Pavia, mentre un altro ha causato disagi sul ponte sul Po a Bressana Bottarone, dove è stato necessario istituire un senso unico alternato.
Cosa dicono gli esperti
Un fenomeno estremo ma certo non atipico quello che si è abbattuto sulla zona di Milano causato dal gran caldo, dalla salita di masse di aria dall’Africa e da una costante e progressiva evaporazione marina.
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In tutto questo in pochi minuti a Milano sarebbero caduti non meno di 60 mm di pioggia. Con diversi alberi caduti che hanno provocato almeno tre feriti costretti alle cure del pronto soccorso e numerosi allagamentI.
Gli esperti concordano anche su un altro fatto. Da oggi il gran caldo tornerà a essere protagonista a Milano con punte tra i 35 e i 40 gradi e una umidità notevole. Le previsioni parlano di condizioni caldissime fino a tutto il finesettimana di Ferragosto.
I dati del 2024.
Questo non è il primo episodio di maltempo che colpisce Milano quest’anno. Già a luglio, un’altra violenta tempesta aveva causato danni significativi nella città e nelle zone limitrofe. I vigili del fuoco erano intervenuti per oltre 200 emergenze, tra cui allagamenti, alberi caduti e strade bloccate. Anche in quell’occasione, i trasporti pubblici avevano subito interruzioni significative, con numerosi tram e autobus deviati o bloccati.
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Nel mese di giugno, un’altra perturbazione aveva portato grandine e piogge torrenziali su Milano, causando danni a veicoli e infrastrutture. Le immagini dei chicchi di grandine grandi come palline da golf avevano fatto il giro del web, suscitando preoccupazione tra i cittadini e mettendo in evidenza la vulnerabilità della città a eventi meteorologici estremi.
L’impatto del cambiamento climatico
Questi episodi di maltempo estremo sollevano interrogativi importanti sul cambiamento climatico e sulla sua influenza sul nostro clima. Gli esperti avvertono che eventi meteorologici di questa portata potrebbero diventare sempre più frequenti e intensi a causa del riscaldamento globale. Le alte temperature e l’evaporazione dell’acqua aumentano l’umidità nell’atmosfera, alimentando tempeste più violente.