Nel 2013 gli aderenti al Movimento NazionalSocialista dei Lavoratori avevano distribuito in comuni del milanese, Magenta e Corbetta, volantini che propagandavano idee naziste fondate sulla superiorità della civiltà occidentale e sull’odio razziale. Il gup di Milano Franco Cantù Rajnoldi ha condannato in abbreviato, a 3 mesi di carcere, tre dei sette imputati aderenti al Movimento.
Il giudice ne ha mandati a processo altri due. I sette imputati, 24 anni la più giovane e 47 anni il più anziano, sono stati accusati dal pm Piero Basilone di aver violato la legge Mancino, per la loro propaganda neonazista.
L’accusa riguarda due episodi. Il primo risale al 30 marzo 2013, quando a Magenta, dopo aver allestito un gazebo regolarmente autorizzato in una via del paese in provincia di Milano, hanno distribuito “500 volantini” di vario tipo con il logo del movimento ritenuto neonazista. Il secondo episodio, avvenuto il 20 aprile 2013 a Corbetta, è stato simile al primo, con la distribuzione di cinque tipi di volantini sempre inneggianti idee neonaziste.