La fuga dell’aggressore della 43enne è durata circa 11 ore. Poi la sorella lo ha riconosciuto dalle foto e l’uomo è stato arrestato in hotel.
Una aggressione senza un motivo. È questa la ricostruzione fatta dagli inquirenti nelle ore successive all’accoltellamento avvenuto nella mattinata di ieri a Milano. La 43enne stava raggiungendo il suo ufficio quando è stata raggiunta da Vincenzo Lanni e colpita alla schiena con un coltello. La vittima è stata sottoposta ad un intervento chirurgico per la riduzione della lesione di milza e polmone. Ora si trova in coma farmacologico, ma non in pericolo di vita.
Gli inquirenti nel pomeriggio hanno diffuso le immagini dell’aggressore e alla fine la gemella ha riconosciuto Vincenzo Lanni, che subito dopo l’aggressione si era rifugiato in un albergo. Da qui il blitz dei carabinieri, che lo hanno arrestato. Una vicenda che ancora oggi ha diverse cose da chiarire e per questo motivo si preferisce mantenere il massimo riserbo.
Lanni non è assolutamente un nome nuovo per gli inquirenti. Dieci anni fa si era avvicinato ad un pensionato seduto su una panchina nella Bergamasca accoltellandolo. Poco dopo ad Alzano Lombardo aveva conficcato un coltello alla schiena ad una addetta della biblioteca. Due eventi che hanno portato i militari ad arrestare il 59enne con l’aggressore che ha raccontato di aver fatto un errore e la sua intenzione era quella di non far male a nessuno.
Durante il processo è uscita fuori il fatto che l’uomo soffre di un disturbo schizoide della personalità e una capacità di intendere e volvere gradatamente scemata. Una condanna di otto anno di carcere più tre da trascorrere in una struttura di riabilitazione per persone con questi problemi. Ma ora è finito ancora una volta in manette per lo stesso motivo e la domanda che tutti si stanno facendo è la stessa: si poteva evitare?
Difficile dirlo. L’uomo ha scontato la sua pena ed era ritornato in libertà da poco. Molto difficile prevedere la possibilità di colpire ancora. Di certo il percorso fatto dopo l’aggressione di Bergamo non ha sicuramente dato i risultati sperati. Ora per lui gli anni di carcere rischiano di aumentare e vedremo cosa succederà durante il processo.