Milano, allerta inquinamento: pm10 sopra la soglia. Quali sono le “misure antismog” in città

I dati estrapolati dalle centraline dell’Arpa Lombardia hanno evidenziato una situazione di criticità a Milano con polveri sottili oltre i limiti stabiliti: Pm10 sopra la soglia. Potrebbe scattare la misura antismog per la città

L’aria è inquinata a Milano. A riferirlo è Arpa Lombardia – Agenzia Regionale per la Protezione dell’ambiente – che nella giornata di ieri, martedì 12 dicembre, ha registrato dalle proprie centraline concentrazioni di polveri sottili oltre i limiti tollerati, ovvero fissati a 50 microgrammi per metro cubo.

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Milano inquinata: allerta polveri sottili in città, prevista misura antismog (ansa) milano.cityrumors.it

La media di Pm10 calcolata al centro della città meneghina è stata invece di 52.3 µg/m³. C’è da specificare che la presenza di polveri sottili non è comunque uniforme e varia in base alle diverse zone della città. Scopriamo dove e cosa accade da oggi a Milano.

Polveri sottili: come variano in città

Secondo l’Arpa, l’inquinamento e lo smog derivante dall’emissione delle polveri sottili nell’aria varia a seconda delle zone della città. Per esempio, in viale Marche è 60, su un limite di 50 microgrammi per metro cubo. Mentre in zona Città Studi è 57; 61 µg/m³ in via Senato, e 42 al Verziere.

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Milano inquinata: allerta polveri sottili in città, prevista misura antismog (Arpa Lombardia) milano.cityrumors.it

Mentre, la fotografia della situazione all’esterno di Milano immortalata dalle centraline è migliore. A Limito di Pioltello sono stati registrati 60 µg/m³, 46 a Cassano d’Adda, mentre a Turbigo sono state rilevate 46 microgrammi per metro cubo e a Magenta 46.

In questo mese di dicembre i giorni ritenuti oltre il limite con una soglia di smog elevata sono stati tre. Il dato è allarmante poiché le norme europee tollerano lo sforamento del dei 50 microgrammi di Pm10 solo per 35 giorni all’anno.

Le misure “antismog”

Al momento non è stata ancora attiva nessuna “misura antismog” prevista dal Protocollo aria di Regione Lombardia. Affinché scatti il protocollo e, dunque, lo stop bisognerà attendere – speriamo di no – che i giorni arrivino a 5 in cui le concentrazioni di polveri sottili oltrepassino la soglia fissta (50 microgrammi per metro cubo).

A Milano ieri è stata la prima giornata con i valori oltre la soglia consentita. Sul sito della Regione Lombardia vengono specificate in che modo si attivano tali misure anti inquinamento dell’aria e in cosa consistono. Con il d.G.R. n. 1008 del 25 settembre 2023, è stato aggiornato il sistema per l’individuazione e la gestione delle situazioni di inquinamento dell’aria.

Le procedure per migliorare la qualità dell’aria si applicano solo nella stagione invernale: dal 1° ottobre al 31 marzo dell’anno successivo. Le misure si articolano su due livelli in base al superamento continuativo del limite giornaliero per il PM10 (50 μg/m3) registrato dalle stazioni di riferimento (per almeno 4 giorni si attiva il 1° livello, per almeno 7 giorni si attiva il 2° livello). Tali misure temporanee si applicano a tutti i Comuni del territorio provinciale interessato dall’attivazione delle misure e che presentano una popolazione superiore ai 30.000 abitanti appartenenti alle Fasce 1 e 2.

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Le limitazione al traffico

Per diminuire la soglia di smog nelle città lombarde, al settore del traffico urbano vengono applicate alcune limitazioni nella circolazione. Questa saranno attive nella fascia diurna: dalle ore 7.30 alle 19.30, e riguardano gli autoveicoli di tutte le categorie di classe Euro 0 e 1 di tutte le alimentazioni e di classe Euro 2, 3 e 4 alimentati a gasolio.

Le limitazioni si applicano anche ai veicoli Euro 4 diesel dotati di FAP.Le altre limitazioni riguardano, in particolare, il divieto totale di combustione all’aperto e il divieto di utilizzo dei generatori a biomassa per classi emissive inferiori a 4 e 5 stelle in base al livello di attivazione.

Infine, nella giornata di lunedì e giovedì (giornate di controllo) vengono verificati i livelli di inquinamento inerenti i 4 giorni antecedenti. Da ricordare che tali misure temporanee possono essere adottate anche da altri Comuni a titolo di adesione volontaria. Basterà comunicare alla Regione Lombardia la richiesta con la relativa ordinanza sindacale.

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