30enne ucciso a coltellate in stazione. Coinvolta anche una donna

Notte di terrore alla stazione ferroviaria di Mede (Pavia) dopo che un uomo di 30 anni è stato ucciso a coltellate a seguito di un acceso diverbio. Nell’aggressione è coinvolta anche una 56enne

Si hanno ancora pochissimi dettagli di quanto accaduto ieri, poco dopo le 00:30 presso la stazione ferroviaria a Mede, in Lomellina, Pavia. Quel che è noto al momento è che un uomo di 30 anni, originario dell’Est Europa , è morto accoltellato. A indagare sulla vicenda di sangue sono i carabinieri della compagnia di Voghera.

pavia accoltellato a morte
Pavia, accoltellato a morte 30enne straniero in stazione. Coinvolta nell’aggressione anche una donna di 56 anni. Shock a Mede (ansa) Milano.Cityrumors.it

Attualmente la dinamica dell’aggressione non è stata chiarita. Sul posto, ieri, anche una donna di 56 anni è rimasta coinvolta nel drammatico atto violento. Le due vittime si trovavano nella zona di piazza Costituzione, il parcheggio adiacente la stazione ferroviaria.

Cosa è successo a Mede

Secondo una prima e sommaria ricostruzione dei fatti l’uomo, un 30enne originario dell’Est Europa, è stato accoltellato a morte. Il tragico episodio è avvenuto nella notte di ieri, martedì 12 dicembre, mezzora dopo la mezzanotte. Dopo l’aggressione brutale, sul posto sono intervenuti immediatamente i soccorritori del 118 e il medico legale, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo.

Cologno Monzese
Pavia, accoltellato a morte 30enne straniero in stazione. Coinvolta nell’aggressione anche una donna di 56 anni. Shock a Mede (ansa) Milano.Cityrumors.it

Si ipotizza che l’aggressione mortale sia nata a seguito di un acceso diverbio poi degenerato con l’accoltellamento. Al momento gli inquirenti sono al lavoro per definire con accuratezza la dinamica del fatto e indirizzare le indagini verso i responsabili dell’omicidio. Non si sa ancora se ad aggredire l’uomo sia stata una sola persona o un gruppo. A tal proposito risulterà fondamentale l’analisi delle telecamere di videosorveglianza della zona che daranno un quadro esplicativo dell’accaduto.

Il ruolo della donna

Ci sono ancora molti interrogativi sul ruolo della donna di 56 anni che ieri, martedì 12 dicembre, ha assistito all’aggressione mortale del 30enne avvenuta davanti la stazione dei treni a Mede, nel Pavese.

La stampa locale ipotizza che la 56enne abbia avuto un ruolo nell’aggressione. Dopo aver assistito all’accoltellamento dell’uomo, si è sentita male ed è stata trasportata d’urgenza in ospedale. Al momento è ancora sotto shock da quanto vissuto. Sarà sentita dagli uomini dell’Arma non appena si rimetterà e sarà in grado di spiegare cosa sia accaduto ieri sera.

Indagini in corso

Secondo le prime informazioni apprese, l’episodio criminale sembra essere collegato ad ambienti di malavita. L’uomo è stato colpito con un fendente, forse un coltello. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti immediatamente i carabinieri della compagnia di Voghera. Attualmente, rimangono molti dubbi inerenti la dinamica esatta degli eventi e sul numero dei partecipanti alla rissa. Gli investigatori stanno cercando di ottenere maggiori informazioni dalle testimonianze in modo da chiarire il tutto.

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Cresce la violenza nel Pavese

Questo di ieri non è il primo caso di aggressione. Nel mese di settembre scorso, sempre nel Pavese, una trans, Noemi, volontaria dell’associazione Coming-Aut, è stata brutalmente aggredita da un 50enne proprio nel parcheggio della stazione ferroviaria. La vittima, malmenata dall’uomo ha raccontato di essere stata aggredita al collo.

Una discussione banale nata tra i due per un parcheggio nascondeva però l’omofobia dell’aggressore nel confronti della trans 38enne. Dal giorno dell’aggressione, l’uomo è stato poi identificato e arrestato a novembre, a seguito della denuncia sporta dalla vittima.

E non è il solo caso di violenza. Precedentemente, nel mese di giugno, un altro episodio si è registrato sempre nella stazione ferroviaria di Pavia. In questo caso vittima della violenza è un ragazzo omosessuale. Il giovane era stato aggredito nel piazzale della stazione, in quel caso però nessuna delle persone presenti aveva reagito e cercato di calmare l’aggressore visibilmente infastidito dalla presenza dell’omosessuale in compagnia del suo fidanzato.

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