Per studiare in modo facile e veloce c’è un trucco che quasi nessuno conosce, ma che una volta adottato risolve ogni problema di tempo!
Se l’obiettivo è studiare velocemente e avere un ottimo rendimento, allora questo è il trucco che serve anche allo studente più sfaccendato. Com’è possibile consolidare un risultato da 100 se si studia pochissimo? Ebbene, con questa tecnica non ci sarà più nessun brutto voto. Ecco come risolvere con i professori, non ci sono dubbi sull’efficacia.
Nella maggior parte dei casi i ragazzi che non hanno buoni voti a scuola, non lo fanno perché non amano essere soddisfatti di sé stessi. Non tutti sono ostili alla scuola solo perché non piace studiare. Nascondono in realtà un malessere dato dalle difficoltà nel non aver trovato il proprio metodo di studio. Così, con questo trucco, tutto diventa una passeggiata. È un metodo che permette anche di stare concentrati durante la spiegazione. Quindi, aiuta sia in classe che a casa. In questo modo il tempo libero per i propri interessi abbonda.
Trucco per studiare la metà e avere più tempo libero!
Come già accennato, è vero che si studia la metà, ma non vuol dire studiare di meno. Infatti, è un metodo così azzeccato che permette al giovane studente in difficoltà, sia di essere maturo e preparato, ma anche di dedicarsi alle proprie passioni durante il suo tempo libero. Fare sport e dedicarsi a un’attività artistica, è quello che ci vuole.
Di solito mentre il professore spiega si è soliti scrivere negli appunti. Cioè si tratta di riportare fedelmente tutte le frasi che quest’ultimo ripete. Così, il giovane studente ha modo di riprenderli, per poi a casa fare mente locale della lezione, e imparare quanto ascoltato. È efficace, ma lo è ancora di più fare delle domande mirate all’argomento trattato.
Invece di scrivere le solite frasi dei professori, sarebbe molto più funzionale e utile scrivere sul proprio quaderno o libro, delle domande che si ricollegano a quanto detto, per poi mentalmente rispondersi da soli. Questo aiuta la concentrazione, la memorizzazione e a rendere la mente molto più elastica e attiva.
Lo sforzo cognitivo nel rispondere alla domanda, tiene e fissa nella mente le informazioni riportate dal docente. Non serve scrivere la data di pubblicazione del romanzo dei Promessi sposi, ma è meglio riportare sul quaderno: “Quando è stato pubblicato il romanzo dei Promessi sposi?”
In questo modo, nessuna informazione sfuggirà, e studiare diventerà una passeggiata anche per lo studente meno attento. I pomeriggi diventano più lunghi, e ci si può dedicare anche a pause rilassanti. Una volta arrivati a casa, è bene approfondire gli aspetti di quanto scritto, e in questo modo la lezione è imparata!