Milano, aggredito in casa sua il giornalista Alberto Dandolo di Dagospia: il racconto di quei secondi di terrore

Due persone l’avrebbero aggredito in casa sua. Alberto Dandolo ha subito denunciato tutto, sia online che ai Carabinieri: cos’è successo

Cronista di Oggi e di Dagospia, per Alberto Dandolo quello di ieri non è stato un sabato come tutti gli altri. Durante le prime ore del giorno, infatti, stando al suo racconto due persone con un accento del centro Italia l’avrebbero aggredito nella sua casa di Milano. Probabile la presenza anche di una terza persona, che fungeva da palo: ecco il racconto della vittima.

Alberto Dandolo aggredito in casa sua
Alberto Dandolo aggredito in casa sua: la dinamica dell’aggressione (milano.cityrumors.it / ansafoto)

Ti devi fare i cazzi tuoi, la devi smettere di rompere i coglioni” gli avrebbero detto gli aggressori, minacciandolo e ferendolo anche ad una mano. Alberto Dandolo, che soprattutto su Dagospia lancia spesso scoop e indiscrezioni piccanti, potrebbe essere andato a mettere mano in qualche situazione delicata e i diretti interessati potrebbero non aver gradito, reagendo con questa aggressione. Ecco il racconto fatto dallo stesso Dandolo su Dagospia.

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“Continueremo a fare il nostro lavoro”

Alberto Dandolo ha subito denunciato l’aggressione ai Carabinieri e successivamente ha raccontato quanto subito anche a tutti i suoi lettori su Dagospia, dove si è mostrato con una mano fasciata e quindi ferita. “Siamo abituati a pressioni, minacce, querele, diffide. Ora siamo alla violenza fisica. Ma continueremo a fare il nostro lavoro e a denunciare, finché ci sarà possibile, chi ce lo impedisce” scrive senza mezzi termini la vittima dell’aggressione.

Alberto Dandolo aggredito in casa sua
Alberto Dandolo aggredito in casa sua: la dinamica dell’aggressione (milano.cityrumors.it / ansafoto)

A sostenerlo anche Vittorio Di Trapani, presidente della Federazione nazionale stampa italiana, che definisce “gravissima” l’aggressione subita da Alberto Dandolo, “…un salto di qualità nel clima d’odio”. L’augurio di Verdelli è che presto i Carabinieri e chi indaga riescano a identificare e fermare mandanti ed aggressori. “A chi ‘non deve rompere i coglioni?’ Massima vicinanza a lui, a Dagospia e a Oggi“, conclude con un post su X.

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