Una lite familiare tra due fratelli degenera in una sparatoria a Milano. Arrestato 46enne italiano per lesioni gravi e porto abusivo di arma da sparo. Ferito gravemente il fratello
Gli agenti della Polizia di Stato di Milano, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, hanno eseguito un’ordinanza cautelare applicativa degli arresti domiciliari con adozione del braccialetto elettronico e altri mezzi tecnologici di controllo, nei confronti di un italiano di 46 anni gravemente indiziato dei reati di lesioni personali gravi pluriaggravate commesse nei confronti del fratello nonché di porto abusivo d’arma da sparo utilizzata in un luogo aperto al pubblico.
Tutto è iniziato dopo l’ennesima lite famigliare avvenuta tra due fratelli sfociata successivamente in una sparatoria. Il fatto è avvenuto la mattina del 7 maggio scorso in via Lorenteggio, nella città meneghina, all’interno del cortile di una palazzina.
L’arresto del maggiore dei due fratelli è stato svolto dagli agenti della Squadra Mobile di Milano a seguito della sparatoria avvenuta nel cortile dello stabile di via Lorenteggio nella mattinata del 7 maggio di quest’anno, che ha visto il ferimento di un 32enne milanese raggiunto da alcuni colpi d’arma da fuoco alla coscia sinistra.
A sparare al giovane è il fratello di questo, un 46enne. La vittima dopo l’aggressione, è stata trasportata d’urgenza, in codice rosso, presso l’ospedale milanese San Carlo. Qui i medici che lo hanno preso in cura gli hanno riscontrato la frattura del femore. Il giovane è stato sottoposto ad intervento chirurgico di riduzione della frattura e in seguito è rimasto ricoverato con una prognosi di 40 giorni.
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Come riporta una nota della Polizia di Stato milanese, la ricostruzione del grave episodio delittuoso è stata il frutto di un’intensa e complessa attività d’indagine condotta dagli agenti della sezione reati contro la persona della Squadra Mobile, con l’aiuto del personale del Commissariato di Polizia di Stato Lorenteggio, coordinata dalla Procura della Repubblica locale.
L’attività investigativa è stata svolta anche grazie all’ausilio di attività tecniche, analisi di numerosi filmati e acquisizione di dichiarazioni di persone informate sui fatti. Nonostante la reticenza della vittima ad esporre i fatti, considerato che il suo aggressore era il fratello maggiore e visto che quest’ultimo avrebbe aperto il fuoco dopo che la vittima avrebbe aggredito loro madre, i poliziotti sono giunti ad una coerente ed esatta ricostruzione dell’accaduto.
Gli agenti hanno consentito di individuare esattamente le fasi salienti della lite e della successiva sparatoria riuscendo a ricondurre il fatto dilettuoso a pregressi contrasti di carattere familiare. Prima della sparatoria, la vittima si era reso protagonista di una aggressione ai danni della madre, suscitando per tale ragione, la reazione del fratello 46enne. La Polizia di Stato ricorda che al momento “il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo con sentenza irrevocabile di condanna”.