Voleva utilizzare il distributore automatico per primo, al rifiuto dell’uomo prima di lui, scatta la violenta aggressione. Accoltellato all’addome il 32enne finisce in fin di vita in ospedale. Il fatto avvenuto nella zona ovest di Milano
Un 32enne cittadino rumeno è stato accoltellato durante una lite per futili motivi avvenuta davanti a un distributore automatico di benzina a Milano. La Polizia di Stato ha arrestato l’aggressore, un 25enne italiano, con l’accusa di tentato omicidio.
Il grave fatto dilettuoso è andato in scena lo scorso 8 giugno in via Rembrandt, zona ovest di Milano e a distanza di 4 mesi dall’accoltellamento, ora le indagini sono state chiuse e il 25enne portato in carcere.
La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti del 25enne, cittadino italiano, che la sera dell’8 giugno scorso in via Rembrandt a Milano ha cercato di uccidere un 32enne, cittadino rumeno, per futili motivi.
L’aggressore è gravemente indiziato del reato di tentato omicidio commesso ai danni della vittima di 32 anni. Il provvedimento restrittivo, eseguito dai poliziotti della Squadra Mobile meneghina, scaturisce dalle indagini conseguenti una violenta aggressione subita dalla vittima, raggiunta all’addome da diversi fendenti.
Soccorso, in gravi condizioni ed in pericolo di vita, il 32enne venne subito sottoposto ad un delicato intervento chirurgico presso l’ospedale Fatebenefratelli e dimesso dopo circa un mese di ricovero.
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Secondo le indagini effettuate dagli investigatori, a scatenare la violenza dell’indagato era stata la sua volontà di utilizzare per primo un distributore automatico e le conseguenti proteste del 32enne che, quella sera, era in compagnia della sua fidanzata.
La conseguente ricostruzione del grave fatto di sangue è stata il frutto di un’intensa e complessa attività d’indagine condotta dalla sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile di Milano. Indagini svolte attraverso l’ausilio di attività tecniche, analisi di diversi filmati e acquisizione di dichiarazioni di persone informate sui fatti. In modo particolare, l’analisi dei video delle telecamere di videosorveglianza della zona ha permesso di ricostruire il tragitto percosso dal giovane aggressore dal luogo del fatto sino al suo indirizzo di domicilio.
Inoltre, le indagini hanno individuare in modo preciso tutte le fasi salienti dell’aggressione, molto probabilmente generata da una lite per futili motivi, e di identificare responsabile del fatto. Infine, a tradire l’autore dell’accoltellamento un tatuaggio sulla mano che la vittima e la sua compagna avevano notato durante l’aggressione. Il 25enne, arrestato dai poliziotti, è stato trasferito presso la Casa Circondariale Francesco di Cataldo. Da valutare, come riporta la Polizia di Stato in una nota che “il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo con sentenza irrevocabile di condanna”.