Fuori scuola è iniziata la discussione e, poco più in là, è finita in un accoltellamento. Ferito un 15enne e arrestato un 17enne
Nel pomeriggio di martedì 20 febbraio, due ragazzi di 15 e di 18 anni sono finiti all’ospedale Niguarda di Milano, uno con una prognosi di 60 giorni e l’altro di 10 giorni. Nel frattempo, un 17enne è finito direttamente in carcere e l’accusa è delle peggiori: si parla di tentato omicidio. Ecco cos’è successo.
Al termine delle lezioni, proprio martedì pomeriggio, il 17enne oggi in carcere e il 18enne oggi in ospedale hanno iniziato a litigare e la discussione si è protratta per diversi minuti, proseguendo dall’aula fino alla fermata dell’autobus che si trova proprio fuori dall’istituto, in via Canonica. Mentre stava arrivando il pullman, pochi secondi prima delle 14,30, il 17enne ha tirato fuori un coltello e si è scagliato contro il compagno, scatenando un putiferio.
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L’aggressione e i soccorsi
Dopo minuti di lite e discussione, il 17enne tira quindi fuori un coltello e inizia a colpire sia il compagno 18enne che il fratello minore, anche lui lì in attesa dell’autobus. È proprio il più piccolo ad avere le conseguenze peggiori: un fendente lo raggiunge sotto l’ascella destra e, quindi, gli perfora la parte esterna del polmone. Per fratello maggiore, invece, le ferite sono tutte superficiali e, secondo i sanitari, guariranno in una decina di giorni.
A soccorrere per primo i due ragazzi è loro padre: chiamato dal figlio più grande, corre sul posto e carica sul furgone il figlio più piccolo, per portarlo subito in ospedale. In quell’esatto momento, però, passa davanti alla fermata dell’autobus di via Canonica una volante della polizia, quindi il padre delle due vittime la ferma e chiede aiuto agli agenti a bordo. Sul luogo giungono poi due ambulanze e un’automedica: il 16enne in serata subisce un’operazione d’urgenza.
Le indagini e l’arresto
Parallelamente ai primi soccorsi, gli investigatori han cercato di ricostruire la dinamica dell’evento e di capire chi fosse stato a determinare quei danni ai due fratelli milanesi. Grazie ai social network e alle testimonianze di due coetanei presenti, son riusciti ad arrivare all’aggressore e hanno quindi fatto irruzione a casa sua, in via Principe Eugenio. Qui l’hanno trovato in casa con ancora addosso gli abiti macchiati di sangue dei due fratelli: messo subito in manette, è stato portato nel carcere minorile Cesare Beccaria e ora dovrà rispondere dell’accusa di tentato omicidio.