Sono partiti i primi interrogatori davanti ai pm per il caso di violenza sessuale di cui Leonardo La Russa è accusato. Con lui è indagato anche l’amico Dj Tommaso Gilardoni, sentito questa mattina in Procura a Milano
Nei prossimi giorni verrà sentito dai pm di Milano anche Leonardo Apache La Russa, indagato per violenza sessuale ai danni di una 22enne, sua conoscente. Intanto, questa mattina, martedì 12 dicembre 2023, ha varcato le porte della Procura di Milano per essere interrogato anche Tommaso Gilardoni, il dj amico del figlio del Presidente del Senato.
Anche Gilardoni è indagato per violenza sessuale in seguito alla denuncia di un’ex compagna di scuola di Leonardo La Russa. In mattinata, accompagnato dal suo legale, l’avvocato Alessio Lanzi, è entrato nell’ufficio sito al quarto piano del Palazzo di Giustizia dove ad attenderlo c’erano il procuratore aggiunto Letizia Mannella e il pm Rosaria Stagnaro che, insieme alla Squadra Mobile, indagano sul caso delle presunte violenze sessuali.
Gli interrogatori
L’indagato Tommaso Gilardoni davanti agli inquirenti, questa mattina ha ammesso di aver avuto un rapporto sessuale consenziente con la 22enne ma avrebbe categoricamente negato la presunta violenza sessuale. All’interrogatorio di oggi è presente, oltre che al difensore di Gilardoni, l’avvocato Alessio Lanzi, anche l’altro difensore, Luigi Stortoni.
Inizia così la fase degli interrogatori da parte dei pubblici ministeri dei due indagati: La Russa junior e Gilardoni. Nel corso degli interrogatori, considerati come passaggi finali dell’intera inchiesta, verranno poste specifiche domande ai due e l’occasione anche di chiedere ad entrambi il consenso per comparare il loro profilo genetico con l’unica traccia di Dna, compatibile con un profilo maschile, individuata sui reperti sequestrati.
Le testimonianze
Mentre gli interrogatori ai due indagati sono appena iniziati, si è conclusa, invece, nelle scorse settimane la seconda tornata di audizioni di testimoni. Le testimonianze sono avvenute anche sulla base delle analisi di chat, messaggi e foto ricavate dai due telefoni di Leonardo Apache La Russa e che sono servite per delineare meglio alcuni punti rimasti oscuri di quella fatidica notte del 18 maggio.
A cavallo del 18 e del 19 maggio scorso la presunta vittima di stupro, secondo quanto a raccontato, dopo aver bevuto un drink offerto dall’amico conosciuto al liceo, (La Russa junior) sarebbe entrata in uno stato confusionale al punto da essersi risvegliata nuda nel letto del giovane Leonardo senza sapere come, perché e senza ricordare assolutamente nulla di quanto accaduto.
Tra gli altri testimoni sentiti anche Tommaso Inzaghi, figlio dell’allenatore dell’Inter e della showgirl Alessia Marcuzzi. Quella sera del 18 maggio 2023 Tommaso Inzaghi, amico del figlio del Presidente La Russa, era presente nella discoteca Apophis, dove avvenne l’incontro tra Leonardo e la 22enne e dove il dj Gilardoni aveva anche suonato.
LEGGI ANCHE: >>> Pestarono a sangue un uomo a Capodanno: arrestati 3 minorenni e un 20enne | VIDEO
LEGGI ANCHE: >>> Omicidio Sabrina Beccalli, uccisa e bruciata dall’amico Alessandro. Arriva la condanna definitiva
La difesa di La Russa jr
Da quando è esploso lo scandalo, Leonardo Apache La Russa si è sempre difeso parlando di rapporti consenzienti tra lui e la ragazza. Non è dello stesso parere, invece, la presunta vittima che, invece, ha riferito che la mattina del 19 maggio, quindi dopo la festa in discoteca e il presunto stupro, quando si trovava in casa La Russa, alla richiesta di spiegazioni lui le aveva risposto che erano “venuti qui dopo la discoteca”. Per poi aggiungere che“sotto effetto di sostanze stupefacenti, avevano avuto un rapporto sessuale”.
Tommaso Gilardoni interrogato
Oggi in Procura a Milano è stato il giorno dell’amico dj di La Russa jr. Il ragazzo ha riferito le stesse cosa accadute all’amico figlio del presidente del Senato. Il dj Tommaso Gilardoni, ospite anch’egli in casa La Russa quella notte. Il punto cardine dell’indagine riguarda proprio la verifica dell’avvenuto consenso o meno. E, conseguentemente se la 22enne fosse, come lei stessa ha messo a verbale, in uno stato di incoscienza. Accuse respinte: “Rapporti sessuali consenzienti” ha detto.