Un vasto incendio è scoppiato ieri nel monastero della Bernaga a Perego, una frazione di La Valletta, nel Lecchese, luogo di culto da oltre 500 anni
Un vasto incendio è divampato ieri sera a La Valletta Brianza, in provincia di Lecco, nello storico Monastero realizzato all’inizio del XVII secolo e recentemente diventato famoso per essere il luogo in cui ha ricevuto la sua prima comunione San Carlo Acutis. L’immediato intervento dei Vigili del Fuoco, accorsi in massa dalle province vicine, ha per fortuna messo in salvo le 22 religiose che vivono all’interno, ma non è riuscito a evitare che i danni provocati dal fuoco risultassero ingentissimi.

Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati sono stati i primi due santi canonizzati da Papa Leone all’inizio del suo Pontificato. Acutis in particolare, scomparso diciannove anni fa, nel 2006, a soli 15 anni per una leucemia fulminante e beatificato sotto il pontificato di Papa Francesco nel 2020, ricevette il sacramento della comunione a soli sette anni grazie a un permesso speciale, proprio nel monastero andato a fuoco.
Un monastero tra i più amati dai fedeli
Un incendio devastante con le fiamme che nel buio della notte erano talmente alte che si potevano scorgere in tutta la loro forza a chilometri di stanza. Il fuoco ha purtroppo divorato in poche ore il Monastero della Bernaga, alla Valletta Brianza in provincia di Lecco, luogo di culto da oltre 500 anni, realizzato infatti all’inizio del 1600.

Le fiamme, a quanto pare, si sono propagate per cause probabilmente accidentali da una delle cellette che ospitavano una delle 22 religiose all’interno del monastero e si sono propagate immediatamente per tutto l’edificio alimentandosi grazie alla struttura realizzata in larga parte in legno. Sul posto sono intervenute immediatamente diverse squadre dei Vigili del Fuoco delle vicine province di Lecco, Merate, Monza Brianza e Como nel disperato tentativo di contenere le fiamme che purtroppo hanno arrecato ingenti e forse irreparabili danni all’antico monastero.
Le suore salvate dalle fiamme
Al momento dello scoppio dell’incendio, le 21 suore, una di loro era in questi giorni ricoverata in ospedale, erano tutte insieme riunite davanti alla tv per seguire la preghiera del Papa per la pace in un momento così delicato per la situazione geopolitica nel mondo. Le religiose sono state così portate in salvo prima che il fuoco rendesse ancora più tragico il bilancio e sono state tutte ospitate dalle Piccole Apostole a Ponte Lambro, due in un ricovero vicino a Erba, mentre una di loro, leggermente intossicata dal fumo, è stata ricoverata in ospedale per precauzione.
I danni all’antico monastero sono ingenti, sono andati distrutti dalle fiamme quadri di grande valore, arredi sacri, mobili antichi, paramenti, sacri, reliquari. Inoltre, dai primi accertamenti, sembra irrimediabilmente compromessa anche la chiesa attigua al monastero. Saranno ora le indagini ad accertare l’accaduto, mentre il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, con un messaggio affidato al suo profilo social ufficiale ha espresso tutta la sua tristezza per l’incendio che ha “distrutto un luogo storico del nostro territorio, le cui radici affondano nel Medioevo, ferendo la memoria e l’identità della nostra terra“.