L’amianto continua a rappresentare una grave minaccia per la salute pubblica in Lombardia. Nonostante il divieto di utilizzo e i numerosi interventi di bonifica, ogni anno vengono diagnosticati circa 450 nuovi casi di mesotelioma, una patologia oncologica direttamente collegata all’esposizione alle fibre di amianto. Questo dato allarmante evidenzia la necessità di rafforzare gli interventi di prevenzione, monitoraggio e bonifica degli edifici e delle strutture che ancora contengono questo materiale altamente tossico.

Perché l’amianto rappresenta ancora un pericolo?
L’amianto, noto anche come asbesto, è stato ampiamente utilizzato nel settore edile, navale e industriale fino alla sua messa al bando negli anni ‘90. Tuttavia, molte strutture costruite prima di questo periodo contengono ancora amianto, spesso in condizioni di deterioramento, con il rischio che le sue fibre vengano rilasciate nell’aria e inalate.
Le principali cause della persistenza del problema
- Edifici e strutture ancora contaminate: Molti edifici industriali, scuole, ospedali e abitazioni private contengono materiali a base di amianto non ancora bonificati.
- Difficoltà e costi della bonifica: La rimozione dell’amianto richiede interventi specializzati, spesso onerosi, scoraggiando i proprietari a intervenire tempestivamente.
- Latenza delle malattie: Il mesotelioma e altre patologie legate all’amianto si manifestano anche dopo 20-40 anni dall’esposizione, rendendo difficile individuare l’origine dell’esposizione e intervenire preventivamente.
- Rischio ambientale: Se non adeguatamente smaltito, l’amianto può contaminare il suolo e le falde acquifere, aumentando ulteriormente il rischio di esposizione indiretta.
Conseguenze per la salute
Le patologie causate dall’amianto sono gravi e, nella maggior parte dei casi, letali. Tra le più comuni troviamo:
- Mesotelioma pleurico: Tumore aggressivo delle membrane che rivestono i polmoni.
- Asbestosi: Patologia polmonare cronica causata dalla cicatrizzazione del tessuto polmonare.
- Carcinoma polmonare: Tumore dei polmoni che può svilupparsi anche dopo esposizioni di breve durata.
- Tumori del peritoneo e della laringe: Altre forme tumorali collegate all’inalazione di fibre di amianto.
L’importanza della bonifica dell’amianto
Bonificare le strutture contaminate dall’amianto in Lombardia è fondamentale per prevenire nuovi casi di malattia e ridurre il rischio di esposizione per la popolazione. L’operazione deve essere eseguita con estrema cautela da aziende specializzate, certificate e iscritte all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali, per garantire un intervento sicuro ed efficace.
Metodi di bonifica dell’amianto
Esistono tre principali strategie per la bonifica dell’amianto, ognuna con vantaggi e svantaggi:
- Rimozione
Il metodo più radicale ed efficace, che consiste nell’eliminazione completa del materiale contenente amianto.
- Vantaggi: Eliminazione definitiva del rischio di esposizione.
- Svantaggi: Alto costo, complessità logistica e necessità di smaltimento sicuro dei rifiuti pericolosi.
- Incapsulamento
Prevede l’applicazione di prodotti specifici che inglobano le fibre, impedendone la dispersione.
- Vantaggi: Meno invasivo e più economico rispetto alla rimozione.
- Svantaggi: Necessita di controlli periodici per verificarne l’efficacia nel tempo.
- Confinamento
Consiste nella creazione di una barriera fisica che separa l’amianto dalle aree frequentate.
- Vantaggi: Rapido da eseguire e riduce l’esposizione immediata.
- Svantaggi: Non elimina l’amianto e richiede monitoraggi frequenti.
Normative vigenti e obblighi per la bonifica dell’amianto
In Italia, la normativa sull’amianto è molto rigorosa e prevede obblighi specifici per i proprietari di edifici contenenti amianto. I principali riferimenti normativi includono:
- D.Lgs. 81/2008: Impone la valutazione del rischio amianto e la messa in sicurezza delle strutture contaminate.
- Legge 257/1992: Vietato l’utilizzo e la produzione di amianto, stabilendo le linee guida per la bonifica.
- Linee guida del Ministero della Salute: Forniscono indicazioni sui controlli, la gestione e la prevenzione del rischio amianto.
Chi non rispetta le norme può incorrere in sanzioni elevate e, nei casi più gravi, in conseguenze penali.
Prevenzione e monitoraggio: come proteggersi dall’amianto
Oltre alla bonifica, la prevenzione svolge un ruolo chiave nel contrasto alla diffusione delle malattie legate all’amianto. Alcuni accorgimenti fondamentali includono:
- Ispezioni regolari degli edifici: Specialmente quelli costruiti prima del 1992.
- Analisi di laboratorio: Per verificare la presenza di fibre di amianto nell’aria.
- Formazione e sensibilizzazione: Per lavoratori e cittadini, per riconoscere e gestire correttamente i materiali pericolosi.
- Smaltimento corretto: Affidarsi esclusivamente a aziende certificate per la rimozione e lo smaltimento in discariche autorizzate.
L’amianto continua a mietere vittime in Lombardia e in tutta Italia, rendendo essenziale un intervento deciso e sistematico. Bonificare gli edifici, rispettare le normative e promuovere la prevenzione sono passaggi fondamentali per proteggere la salute pubblica e garantire un ambiente sicuro per le future generazioni.
Solo attraverso un’azione congiunta tra istituzioni, aziende specializzate e cittadini si potrà contrastare efficacemente l’amianto, riducendo drasticamente il rischio di esposizione e le conseguenze devastanti che ne derivano.