In poco più di due anni avrebbe sottratto alla onlus ActionAid qualcosa come un milione e mezzo di euro. Soldi che le sarebbero serviti, tra le altre cose, per ristrutturare il proprio appartamento.
Un’indagine complessa quella che si sono trovati davanti i militari della guardia di finanza, coordinati dalla Procura della Repubblica di Milano. Francesca Marenco di 47 anni, nelle scorse ore è stata posta agli arresti domiciliari, come disposto dal gip del capoluogo lombardo su richiesta dei pm. Deve rispondere delle accuse di appropriazione indebita, accesso abusivo ad un sistema informatico e reati tributari.

Nei confronti dell’indagata è stato anche eseguito un decreto di sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e beni per oltre 480mila euro. Il procuratore capo di Milano ha descritto, in una nota, “il meccanismo fraudolento” smascherato. La donna svolge le mansioni di responsabile amministrativa di ActionAid, onlus di rilievo internazionale.
Tra il febbraio 2022 e il maggio 2024, avrebbe sottratto all’organizzazione fondi per circa un milione e mezzo di euro provenienti da donazioni e destinati a perseguire scopi benefici. È emerso che la dipendente si sarebbe appropriata del denaro accedendo abusivamente ai sistemi informatici dell’Ente e falsificando documentazione contabile ed extracontabile.
Milano, i fondi di ActionAid sui conti bancari personali
Le somme cosi sottratte sarebbero state poi trasferite a conti bancari personali. Poi sarebbero impiegate per la ristrutturazione del proprio appartamento, per l’acquisto di immobili, di un’autovettura e per altri pagamenti. All’indagata sono contestati anche i reati fiscali di dichiarazione infedele e di omessa presentazione della dichiarazione fiscale, connessi alla tassazione dei proventi illeciti derivanti dall’indebita appropriazione dei fondi della onlus.
La donna era stata condannata in passato per reati simili a quelli di cui oggi è nuovamente accusata. Per questo, al momento della visita della guardia di finanza, si trovava già ai domiciliari per un cumulo di pena di 6 anni e 2 mesi di reclusione. “Le indagini svolte – ha dichiarato Viola – testimoniano la stretta sinergia tra l’autorità giudiziaria e la guardia di finanza nel contrasto dei delitti contro il patrimonio ed i connessi reati tributari, a garanzia dell’integrità economico-finanziaria del Paese”.

La gip di Milano Sonia Mancini, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per Marenco, ha osservato che la donna ha una “impressionante inclinazione criminale“.
Tra il 2011 e il 2014 si è appropriata di oltre 364mila euro tramite l’homebanking della società presso cui lavorava come commercialista. Nel 2023 si è poi resa protagonista di una cosiddetta “truffa sentimentale” ai danni di una donna che le aveva versato circa 400mila euro per “spese mediche per curare finte gravissime patologie” e 1.700 euro di affitto per otto mesi.




