Josip Ilicic, ex giocatore dell’Atalanta, ora al Maribor è finito al centro di una truffa. Due Rolex per 50mila euro. A processo un 40enne.
Josip Ilicic lascia l’Italia, ma non dimentica il passato. L’ex giocatore dell’Atalanta – attualmente in forza al Maribor – è molto legato alla Serie A e alla Dea. La collaborazione dei compagni e il sostegno di Gasperini lo hanno aiutato a uscire dal tunnel della depressione: non era più lo stesso, ma la squadra e la società lo hanno aspettato e lasciato maturare. Sconfiggere i propri demoni, confrontarsi con le proprie paure, non è semplice.
Non resta altro da fare che affidarsi a esperti e darsi del tempo. Ilicic l’ha fatto e ora è un’altra persona. Tuttavia ha qualche sospeso poco felice con il passato, stavolta la sua condizione non c’entra niente. Ai tempi dell’Atalanta, il calciatore è finito al centro di una truffa. Può succedere a chiunque, ma quando accade a delle icone risuona maggiormente. L’attaccante è amante degli orologi. Possiede una collezione fornitissima.
Un vero e proprio hobby, molto costoso, ma i soldi non sono mai stati un problema. Al netto del fatto che, quando e se l’orologio è buono, non si tratta di una spesa ma rappresenta un investimento. Lo stesso che Ilicic voleva compiere quando fece la conoscenza via social di un argentino – indicatogli da alcuni compagni di squadra – che gli promise due Rolex alla cifra di 50mila euro. Il calciatore fiuta l’affare e accetta la compravendita.
L’unico problema è che i soldi del calciatore sono stati spediti a un istituto di credito con base in Lituania e la merce – in questo caso gli orologi – non è mai arrivata. A favore del centravanti ci sono anche delle prove indiziarie: alcune foto dei prodotti che sono state inviate a garanzia della trattativa avvenuta. L’argentino – domiciliato a Venezia – ha raggirato il giocatore che non si è fatto certo passare la mosca al naso.
Ilicic, infatti, denuncia il 40enne con l’accusa di truffa. Il processo avrà luogo nel 2025, a luglio per la precisione. L’ex Atalanta tornerà in Italia per risolvere questa questione e ribadire un principio fondamentale: l’onestà paga, anche se qualche volta essere onesti viene visto come un segno di debolezza. Ilicic – è il caso di dirlo – si è salvato in calcio d’angolo: stava per prendere anche il terzo orologio. In quel caso la beffa sarebbe stata ancora più grande e anche la condanna.