Un violento nubifragio ha travolto Milano ieri sera, dopo le piogge della mattina stessa. I danni sono ingenti: ecco la conta del giorno dopo
Dopo la prima ondata di maltempo, che si è abbattuta sul capoluogo meneghino alle 11 di ieri mattina e che ha causato i primi danni, verso sera il maltempo è tornato a sconvolgere Milano ed ha peggiorato la situazione. Ecco i danni: la conta è importante.
Nonostante nelle ultime settimane l’estate sembrava definitivamente arrivata anche a Milano, con temperature importanti e sole alto nel cielo, di fatto nelle ultime 24 ore il maltempo è tornato ad abbattersi su tutta la Lombardia e non solo. Ecco la conta dei danni dopo i nubifragi di ieri a Milano: la situazione è allarmante.
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Cabine elettriche fuori uso e traffico in tilt
Durante il temporale delle 11 di ieri mattina, una tempesta di fulmini ha messo fuori uso due cabine elettriche in viale Palmanova, all’altezza della stazione metropolitana di Cimiano, sulla verde. Questo ha causato una densa colonna di fumo che ha richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco, per domare le fiamme e dei Carabinieri per gestire le conseguenze che questo danno ha avuto sulla circolazione della metropolitana.
A partire da ieri, infatti, alcune fermate sono state soppresse e anche questa mattina i treni saltano la stazione di Cimiano, nella quale i tecnici stanno lavorando celermente per ristabilire la normale circolazione dei treni.
I danni a cose e persone
Verso le 21, poi, il maltempo ha ripreso a imperversare sulla città di Milano, colpendo in modo particolare Binasco, Cornaredo e Bareggio. Vento forte e pioggia si sono accompagnati a chicchi di grandine molto grandi, che hanno determinato un paio di feriti in stazione a Cadorna e danni ingenti anche ad auto e case. Allagata parte dell’Ippodromo La Maura, dove ci sarebbe dovuto essere il concerto degli Stray Kids e danneggiate delle macchine parcheggiate in zona Isola, colpite dalla pioggia di ghiaccio.
Alle 22,30, secondo la centrale operativa, i Vigili del Fuoco di Milano avevano già risposto a ventitré richieste di intervento e decine erano ancora da smaltire: rami caduti in mezzo alla strada, alberi pericolanti e ascensori bloccati sono solo alcuni degli esempi.
