Nuovo colpo del climber della Madonnina, ormai noto alle cronache. Questa volta è entrato nella piscina comunale: i video pubblicati online
Anche questa volta a raccontare ciò che ha fatto è stato lui, sul suo seguitissimo profilo Instagram. Dedelate, il climber della Madonnina noto alle cronache per aver scalato lo stadio Meazza durante il concerto di Sfera Ebbasta e anche il Duomo di Milano, questa notte ha organizzato un altro colpo, meno scenografico ma decisamente più fresco: è entrato nella piscina comunale.
Sul suo profilo Instagram si vedono due ragazzi che, senza troppe difficoltà, scavalcano la cancellata della piscina Bancone di Milano, in via Nicola Piccinni di Milanosport e si godono un tuffo nell’acqua fresca, nel pieno della notte. Solo trenta giorni fa la denuncia da parte della Polizia Locale per le sue “incursioni” precedenti: ecco le parole delle autorità dopo l’ennesimo colpo di questa notte.
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La situazione è allarmante
Ancora una volta, a stupire tutti quanti è la facilità con cui questo ragazzino di 17 anni riesce a superare controlli e ostacoli e raggiunge le sue mete prefissate, che siano l’acqua fresca di una piscina o il tetto dello stadio di Milano. Fa paura, inoltre, l’arroganza con cui, pur sapendo di aver compiuto atti vietati, riprende tutto quanto e lo pubblica sui propri social, quasi a sfregio di chi si scandalizza e vorrebbe che una volta o l’altra pagasse le conseguenze delle sue azioni.
A commentare le sue azioni anche Fabiola Minoletti, vicepresidente coordinamento comitati milanesi. “Troviamo assurdo che due ragazzini continuino impuniti nelle loro intrusioni e imprese estreme. Tra i loro numerosi follower ormai sono un mito e ciò rafforza in loro il concetto che tutto è lecito” riferisce, dimostrando quindi una grande sensibilità anche per tutto ciò che riguarda i social network e la loro potenza.
Il colpo fuori Regione
Solo qualche giorno fa, Dedelate ha scalato anche le pareti di un altro luogo importante, questa volta non milanese né lombardo. Secondo le immagini e chi conosce bene quei luoghi, infatti, un paio di settimane fa il climber meneghino avrebbe scalato la cupola del Duomo di Firenze, senza protezioni o permessi. Ora la domanda è scontata, quasi ironica: quale sarà la sua prossima meta?
