Giulia Tramontano, la sentenza arriverà dopo la perizia psichiatrica di Impagnatiello. Cosa c’è ancora da valutare

La sentenza su Impagnatiello arriverà dopo la perizia psichiatrica, che sarò depositata entro metà ottobre. Nominati periti e consulenti

Alessandro Impagnatiello, reo confesso dell’omicidio della fidanzata Giulia Tramontano mentre era incinta di loro figlio Thiago, sarà sottoposto entro metà ottobre a una perizia psichiatrica. A renderlo noto la Corte d’Assise di Milano, che ha nominato i periti e i consulenti del caso.

Perizia psichiatrica su Impagnatiello
Perizia psichiatrica su Impagnatiello, poi verrà emessa la sentenza (milano.cityrumors.it / ansafoto)

L’omicidio è avvenuto il 27 maggio 2023 nell’appartamento della coppia, situato a Senago in provincia di Milano. Giulia Tramontano è stata uccisa da Alessandro Impagnatiello con trentasette coltellate e, successivamente, il suo cadavere è stato occultato dallo stesso omicida. Disposta quindi la perizia psichiatrica: ecco cosa si vuole verificare, prima della sentenza.

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Perché la perizia psichiatrica

A stabilire la perizia, quindi i periti e i consulenti è stata la Corte d’Assise di Milano che, giovedì 27 giugno, ha nominato Pietro Ciliberti e Gabriele Rocca quali i professionisti che si occuperanno personalmente della cosa. La procura, invece, ha nominato Ilaria Rossetto, mentre la parte civile ha nominato due consulenti i cui nomi non sono stati resi noti. La difesa di Impagnatiello non ha nominato nessun consulente.

Perizia psichiatrica su Impagnatiello
Perizia psichiatrica su Impagnatiello, poi verrà emessa la sentenza (milano.cityrumors.it / ansafoto)

Obiettivo è quello di stabilire se Alessandro Impagnatiello fosse in grado di intendere e di volere al momento dell’omicidio di Giulia. Dopo la perizia, attesa entro metà ottobre, verrà quindi emanata la sentenza. Al momento le accuse che pendono sulla testa dell’ex barman sono quella di omicidio volontario pluriaggravato, procurato aborto ed occultamento di cadavere.

Le prime diagnosi

I consulenti della difesa, intanto, hanno già formulato le prime ipotesi. “Un uomo narcisista, innamorato di sé stesso. Con nuclei patologici anche ossessivi e paranoidei” hanno detto, parlando del reo confesso dell’omicidio di Giulia Tramontano. Anche Impagnatiello stesso, che ha dato diverse versioni di sé nelle ultime due udienze, ha parlato di un “mostro” che sente vivere in lui.

Il timore dell’opinione pubblica, però, è che questa perizia psichiatrica e queste prime ipotesi formulate dalla difesa servano solo a fare in modo che ad Impagnatiello si eviti l’ergastolo. In ogni caso, la Corte d’Assise ha probabilmente optato per la perizia così che in nessun grado di giudizio successivo qualche difensore possa sostenere che vi siano state omissioni.

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