E’ morto a 63 anni Luigi Olivari mentre in bici stava pedalando sulla pista ciclabile in viale Tunisia a Milano. Si indaga sui momenti precedenti l’incidente con il Porsche Cayenne S ed è giallo
Dopo la morte del ciclista 63enne, Luigi Olivari, deceduto all’ospedale Fatebenefratelli ieri, mercoledì 3 luglio, il caso si tinge di giallo. Inizialmente, i sanitari di Areu avevano pensato a un malore, tanto da non richiedere l’intervento della polizia locale per gli accertamenti investigativi in viale Tunisia, luogo dell’incidente.
Poi le parole di un testimone che hanno ipotizzato che il ciclista in bici fosse caduto a terra dopo essere stato investito da una macchina. In quel momento sono partite le indagini investigative da parte degli agenti del Radiomobile della polizia locale meneghina. Il conducente alla guida del fuoristrada è ora iscritto nel registro degli indagati. Cosa è accaduto negli attimi precedenti l’impatto con il Porsche Cayenne S.
Le 2 certezze nelle indagini
I poliziotti dovranno attendere l’esito dell’autopsia per avere ulteriori elementi sulla possibile dinamica di quanto accaduto ieri mattina in viale Tunisia a Milano ma le cose certe, al momento, sono due. Una è che la vittima dell’incidente, nato ad Erba (provincia di Como) e residente a San Giuliano Milanese, soccorso alle 11.17 di ieri mattina sulla pista ciclabile di viale Tunisia, è morto poco dopo in ospedale.
La seconda certezza è che l’urto con il fuoristrada – scoperto essere intestato a un’impresa di costruzioni e guidata, ieri, da un ingegnere impiantista coetaneo del 63enne che si è fermato per chiamare i soccorsi – è avvenuto.
Cosa è successo prima dello scontro
Se le certezze su quanto accaduto ieri mattina sono solo due, ora rimane da capire cosa sia accaduto negli attimi precedenti lo scontro e soprattutto se l’impatto abbia giocato un ruolo determinante nella tragedia o solo secondario. Secondo le primissime informazioni verificate e riportate da il Giorno, l’automobile in arrivo da via Franchetti ha imboccato la corsia che prevede la svolta obbligata a destra in viale Tunisia in direzione Settembrini.
All’incrocio, senza semaforo, il Porsche Cayenne ha intercettato la traiettoria della bici di Luigi Olivari, che in quel momento stava percorrendo la pista ciclabile venendo da piazza Repubblica verso corso Buenos Aires. Il conducente del fuoristrada avrebbe dovuto dare la precedenza al 63enne in bici ma dai primi rilievi effettuati dai vigili urbani, pare che il guidatore non l’abbia fatto, al punto tale che gli è stata contestata la violazione dell’articolo 146 del Codice della strada.
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L’autopsia
Sul caso del ciclista morto ieri ancora è tutto da stabilire e sarà il medico legale incaricato per eseguire l’autopsia a dipanare i dubbi sul decesso del 63enne e se la morte sia dipesa da un eventuale malore o per la presenza di traumi compatibili con una caduta.
Traumi che a una prima analisi effettuata dopo l’incidente dai sanitari in Pronto Soccorso non sarebbero stati riscontrati o quanto meno non così gravi da provocarne il decesso dell’uomo.
Il pubblico ministero di turno, Giovanni Tarzia, nel frattempo ha aperto un fascicolo per omicidio stradale disponendo, al contempo, il sequestro penale della bicicletta di Luigi Olivari.
