Il geometra 70enne Ivano Camarri è scomparso in modo misterioso ormai un mese e mezzo fa. A che punto sono le indagini
La scomparsa del geometra Ivano Camarri è avvenuta, in circostanze misteriose, a metà dicembre scorso. Il 70enne, residente a Mantello aveva il suo studio professionale a Dubino, provincia di Sondrio. La mattina del 14 dicembre 2023 Ivano sparisce nel nulla.
Di lui non si hanno più notizie dalle 10 del mattino di quel giovedì. Il geometra aveva un appuntamento nell’ufficio di un collega in via Torino, zona centrale di Milano per incontrare alcuni clienti in merito a una compravendita di uno chalet in montagna. Ma a quell’incontro l’uomo non è mai arrivato.
Quando il 14 dicembre scorso Ivano Camarri non si presenta all’appuntamento, il collega milanese che l’attendeva nella mattinata, preoccupato per quell’assenza non giustificata, chiama la famiglia del geometra valtellinese per sapere se avesse avuto improvvisi problemi di salute o contrattempi di altra natura tali da potergli impedire di essere presente nel capoluogo lombardo per l’appuntamento fissato.
I familiari, all’oscuro di tutto, allarmati da quella telefonata lo stesso pomeriggio di quel giorno presentano formale denuncia di scomparsa ai carabinieri di Traona, dipendente dalla Compagnia di Chiavenna guidata dal capitano Giuseppe Antonicelli. Iniziano così le ricerche sul 70enne. Da quel giorno è trascorso più di un mese e mezzo e di Camarri ancora nessuna traccia. Che fine ha fatto il geometra?
Chi indaga sul caso di scomparsa del professionista valtellinese ripetono solo che “La situazione è in totale stallo. Non abbiamo significative novità”. Dall’attività investigativa non si trova la macchina, una Opel Astra appartenente a Ivano Camarri, con il quale l’uomo si è allontanato da casa la mattina del 14 dicembre, verosimilmente per recarsi al lavoro.
Scomparso anche il cellulare del geometra che risulta spento addirittura dal giorno precedente la scomparsa, ovvero mercoledì 13 dicembre. Cosa si conosce dai video delle telecamere di sorveglianza posizionati in Bassa Valtellina e nella zona dell’Alto Lario rimane ancora un mistero. Dalle immagini analizzate dagli investigatori non risulterebbe nessun transito dell’auto intestata e guidata dal 70enne.
Anche dopo aver sentito la moglie e i figli di Camarri in caserma nel giorno della denuncia di scomparsa i militari non hanno, al momento, rilevato elementi importanti per l’avanzamento delle ricerche anche se gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sulla vicenda e le indagini proseguono in modo incessante.
LEGGI ANCHE: >>> La lunga notte, le anticipazioni di Ludovico Fremont: cosa aspettarci da Marcello Petacci
LEGGI ANCHE: >>> Omicidio Andrea Bossi, spariti monili d’oro da casa. killer in fuga con l’arma del delitto
Secondo un investigatore, una delle ipotesi più plausibili sul caso è quella di “una semplice scomparsa”, ovvero che l’uomo si sia allontanato di sua spontanea volontà. Ma c’è anche chi avanza l’ipotesi del suicidio. Il sospetto è che Ivano, al volante dell’auto, possa avere deciso di gettarsi nel vicino lago di Como.
Ma se questa ipotesi fosse vera, in quale tratto stradale la macchina sarebbe precipitata nel lago? Su entrambe le sponde del Lario, perlustrate per diversi giorni, non sono stati trovati segni di incidenti o tracce diverse come un muretto sfondato, o ancora frenate di auto sull’asfalto.
Rimane, a questo punto, la prima ipotesi avanzata dagli inquirenti, ovvero quella dell’allontanamento volontario che sarebbe avvenuto attraverso il passo del Maloja e la confinante Svizzera. Intanto per appurare tale pista, i carabinieri e la Procura di Sondrio sono in attesa di ricevere i filmati delle telecamere dello Stato elvetico. Non si escludono, in questo senso, altre motivazioni alla base della scomparsa di Camarri, come per esempio, la pista economica-finanziaria. Certo è che, ad oggi, queste sono solo ipotesi che non trovano un fondo di certezza. L’unica cosa certa è che, con il passare dei giorni, la scomparsa del 70enne diventa sempre più un giallo irrisolvibile.