Un vasto incendio la notte scorsa ha devastato una grande area dell’Ortomercato di Milano, le telecamere di sorveglianza hanno ripreso un uomo mentre appiccava il rogo
Un rogo devastante ha colpito l’Ortomercato di Milano la notte scorsa provocando danni molto ingenti: fortunatamente nessun ferito. L’area era completamente deserta.
Le fiamme sono divampate poco dopo l’1.00 e hanno distrutto un settore coperto di circa 2.500 metri quadrati, composta da tre capannoni adibiti allo stoccaggio e alla movimentazione della merce in attivo.
Incendio all’ortomercato: cosa è successo
La colonna di fumo era visibile da gran parte della città e ha richiesto l’intervento di ben quindici squadre dei vigili del fuoco arrivate con numerosi mezzi pesanti per domare l’incendio.
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Sul fatto che le incendio sia stato di origine dolosa non ci sono stati dubbi fin dai primi minuti. Già dal primo sopralluogo i pompieri hanno individuato tracce di combustibile evidentemente gettato alla base della struttura per favorire l’innesco delle fiamme.
Incendio all’ortomercato di Milano: opera di un piromane
Più tardi – quando le forze dell’ordine hanno iniziato il loro lavoro di ricostruzione e di indagine – le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno evidenziato un uomo che ha rimosso alcuni bancali di legno appoggiati su un carrello elevatore, per cospargerli di liquido infiammabile e appiccare le fiamme.
Indagini in corso: il piromane ripreso dalle telecamere
La procura di Milano ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di incendio doloso. A condurre le prime indagini carabinieri e Nucleo investigativo antincendio dei vigili del fuoco che oltre ad analizzare il materiale video che mostra chiaramente l’azione dolosa hanno effettuato numerose altre riprese.
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L’uomo ripreso sembrerebbe di origini straniere, ma la sua identità è ancora sconosciuta. Gli inquirenti stanno cercando di capire il movente, mentre le autorità hanno confermato che nell’area interessata dall’incendio non erano presenti impianti elettrici o bombole di gas che avrebbero potuto generare un innesco accidentale con conseguenze ancora più gravi. L’area era deserta: nessuno è rimasto ferito, non ci sono intossicati.
Incendio all’ortomercato: domato all’alba
Le operazioni di spegnimento sono proseguite per molte ore e solo alle prime luci dell’alba le fiamme sono state completamente domate. L’attenzione si è poi spostata sulla bonifica dell’area e sull’analisi delle conseguenze ambientali del rogo. Area transennata e completamente chiusa ovviamente.
Il bilancio dei danni è inizialmente pesante: intere strutture distrutte, bancali e celle frigorifere ridotte in cenere e una parte del tetto crollata a causa delle altissime temperature. L’azienda che gestisce l’Ortomercato, la Sogemi, ha confermato che il mercato ha continuando la sua attività regolarmente, nonostante i danni strutturali all’area coinvolta.
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Le autorità inquirenti hanno effettuato alcune campionature per verificare la presenza di sostanze tossiche e, sebbene siano state trovate tracce di amianto nei tetti crollati, non vi sono rischi immediati per la salute pubblica.
La Procura di Milano apre un’inchiesta
L’inchiesta sull’incendio dell’Ortomercato è ormai avviata. La Procura di Milano sta raccogliendo tutte le prove disponibili per identificare e arrestare il responsabile del rogo. Le immagini delle telecamere saranno fondamentali per risalire all’identità del piromane e comprendere le motivazioni dietro il gesto.
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Intanto, la società Sogemi ha dichiarato che collaborerà con le autorità per chiarire quanto accaduto e per garantire la sicurezza dell’intera area mercatale, uno dei principali centri di distribuzione ortofrutticola d’Italia.
La sicurezza dell’Ortomercato sotto esame
L’incendio riaccende i riflettori sulla sicurezza dell’Ortomercato di Milano. Negli ultimi anni, la struttura è stata al centro di un progetto di riqualificazione da oltre 300 milioni di euro, con l’obiettivo di trasformarlo nel più moderno hub agroalimentare d’Europa. Tuttavia, episodi come questo sollevano interrogativi sulle misure di sicurezza adottate e sulla necessità di maggiori controlli per prevenire atti vandalici o dolosi.
