Il vescovo Carlo Maria Viganò dovrà risarcire al fratello una somma di un milione e 824mila euro per avergli sottratto parte dell’eredità parterna. A deciderlo è stato il Tribunale di Milano, secondo cui Monsignor Viganò avrebbe gestito autononamente una somma da 7 milioni in contanti e altri 20 circa in beni immobili lasciati dal padre scomparso. Il fratello Lorenzo, anch’egli prete, ha comunque ricevuto al momento della morte del papà una somma da un milione e 700mila euro, mentre al vescovo sarebbero finiti, si legge nel provvedimento, 3 milioni e 649mila euro in operazioni e altri 4 milioni e 800mila euro in fondi.
Carlo Maria Viganò, ex nunzio negli Stati Uniti, è conosciuto per essere il grande accusatore di Papa Francesco, avendo dato il via allo scandalo sulla pedofilia in America all’interno del mondo ecclesiastico.