Doppio colpo di scena nell’ambito dell’inchiesta Doppia Curva, inserito tra gli indagati anche il nome di Emis Killa che, con un gesto clamoroso, si ritira dal Festival di Sanremo
Giornataccia. Poche ore prima di partire per Sanremo, dove molti suoi colleghi stanno arrivando proprio in questi giorni per iniziare le prove che porteranno all’esordio del Festival in programma l’11 febbraio, Emis Killa ha deciso di ritirarsi ufficialmente dalla 74esima edizione del Festival della Canzone Italiana.
La decisione del rapper, irrevocabile, arriva dall’ufficializzazione della sua iscrizione nel registro degli indagati presso la Procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta Doppia curva condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia.
Il nome di Emis Killa, all’anagrafe Emiliano Rudolf Giambelli, è venuto fuori fin dai primi giorni dell’indagine in una serie di rapporti che illustravano la sua relazione molto stretta, amicale, con diversi capiultrà del Milan coinvolti in affari illeciti che vanno da fatti di violenza a traffico di droga e di biglietti.
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L’indagine, che aveva seguito di alcuni giorni il drammatico omicidio di Antonio Bellocco, capoultrà dell’Inter freddato da Andrea Beretta, un altro tifoso nerazzurro, aveva portato all’arresto di numerosi esponenti di entrambe le curve milanesi.
Il nome di Emis Killa, noto per la sua passione rossonera, si è trovato coinvolto per i suoi legami con Luca Lucci, storico capo ultrà rossonero, attualmente in carcere per narcotraffico e tentato omicidio. Oltre al coinvolgimento diretto nei rapporti con alcuni degli arrestati, gli inquirenti hanno identificato il rapper tra i presenti durante il pestaggio di uno steward avvenuto l’11 aprile 2023 allo stadio San Siro, in occasione della partita Milan-Roma.
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A questo bisogna aggiungere l’esito di una perquisizione avvenuta poche settimane fa nel loft del rapper, a Vimercate. Qui gli agenti hanno svelato un vero e proprio arsenale: sette coltelli, tre tirapugni, uno sfollagente, un taser e quasi 40mila euro in contanti. Elementi che hanno portato all’emissione di un Daspo, firmato dal questore Bruno Megale, che vieta al cantante di accedere agli stadi per i prossimi tre anni.
La notizia è arrivata prima ai giornali che al diretto interessato. E quando questa mattina la notizia dell’indagine, più che quella del Daspo, è diventata di dominio pubblico, Emis Killa ha deciso di rompere ogni indugio diffondendo un messaggio sui propri camali social con il quale si ritirava definitivamente e inderogabilmente del Festival.
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Queste le parole pubblicate dal rapper.
“Apprendo oggi dai giornali che sono indagato (a me è stato notificato esclusivamente il daspo, che è un atto amministrativo e non penale) e se questo corrisponderà al vero sarà importante che l’indagine faccia il suo corso e la magistratura possa lavorare in serenità senza polemiche o pressioni e circhi mediatici. Dopo 15 anni di carriera ero felice di affrontare il mio primo Sanremo. Ringrazio Carlo Conti per avermi voluto ma preferisco fare un passo indietro e non partecipare. Confido che tutto si risolverà al più presto, per il meglio, e spero di poter affrontare in futuro un Festival in cui ad essere centrale sia la musica, poter portare la mia canzone, parlare solo di quella e divertirmi, come avrebbe dovuto essere quest’anno e come è giusto che sia per tutti gli Artisti che decidono di mettersi in gioco e partecipare alla gara”.
Sanremo non avrà dunque 30 canzoni in gara. Demoni, il brano che Emis Killa avrebbe portato, è ufficialmente esclusa. E non sarà rimpiazzata da nessuno dei brani scartati in precedenza
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La decisione di Emis Killa è stata definita ‘condivisibile’ da molte voci autorevoli coinvolte nell’organizzazione del festival. Tra le quali quella del sindaco di Sanremo, Alessandro Mager: “Trovo corretto che una persona che ha un’indagine per reati così gravi, sempre che questo venga confermato, preferisca non presentarsi per evitare di finire sotto il clamore dei riflettori. Ritengo la sua scelta corretta e rispettosa delle istituzioni”.
L’indagine su Emis Killa è piuttosto complessa proprio per la rete di relazioni che il rapper ha in termini di amicizia – e non solo – con molte delle persone coinvolte nell’incheista Doppia Curva. Il rapper risulta infatti socio di Fabiano Capuzzo, anche lui arrestato, nella gestione della barberia Italian Ink di Monza, considerata dagli inquirenti un’attività legata agli affari di Lucci, nome centrale di tutta l’inchiesta. Inoltre, il 26 dicembre 2022 il cantante era tra le persone fotografate alla cena di Natale organizzata da Lucci nella sua abitazione, cui avrebbero partecipato numerosi esponenti della criminalità organizzata.