La banda dei Rolex in azione partiti da Napoli e giunti a Milano per il furto degli orologi di lusso. Il piano d’azione dei malviventi è stato bloccato. Cosa facevano e come si mostravano.
Decidevano di agire ed entrare in azione a Milano, partendo da Napoli, cercando di eseguire il maggior numero possibile di rapine di orologi di lusso. I malviventi entravano in azione con le solite tecniche.
Aggressione subita dalle vittime con pistole e strappo dell’orologio dal polso del malcapitato o della malcapitata. In azione sempre con i caschi sul volto e moto su cui attaccavano targhe false. Come se non bastasse, inoltre, avrebbero messo in atto anche la tecnica dello specchietto.
Come agivano
Sarebbero decine le rapine messe a segno a Milano nel periodo settembre 2020-settembre 2021. La banda dei Rolex è un gruppo di ladri residenti in provincia di Napoli che si spostavano nel Settentrione per trasferte a base di minacce e furti di orologi di valore.
Ora per tutti loro è stata chiesta una custodia cautelare in carcere, accolta positivamente dal giudice per le indagini preliminari. I tre indagati sono Mariano Conte, Salvatore Dipino e Giuseppe Pica: accusati di rapine in solitaria o in concorso, sempre con l’obiettivo di rubare orologi di lusso.
Che si tratti di Patek Philippe, Rolex o Hublot, l’importante era portare a casa colpi milionari. E grazie a questi furti i ladri avrebbero racimolato qualcosa come 200mila euro. Agivano mentre uomini scendevano dalle proprie auto oppure vicino i luoghi di lavoro, così come prima di varcare la porta di casa.
I furti milionari
Milano negli ultimi tempi ha subito un preoccupante aumento di furti e rapine. Orologi di lusso, banche, farmacie, attività commerciali e anche persone che girano tranquille per strade. Uno dei più eclatanti riguarda Carlos Sainz, pilota della Ferrari, vittima del furto di un Richard Mille, modello “Alexander Zverev”, del valore di 500mila euro.
I ladri sono stati fermati in quella circostanza fra via Verri e via della Spiga grazie all’entourage del pilota e all’intervento della polizia. Ma c’è anche un turista libico al quale è stato rubato lo scorso primo agosto un orologio che vale fra 400 e 500mila euro.
In quella occasione, infatti, le forze dell’ordine hanno arrestato due cittadini francesi e uno di origine marocchina. Caccia anche alla quarta persona, ritenuta dagli investigatori come l’esecutore materiale del furto di orologi di lusso.
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Il precedente dello “sciabolatore di champagne”
Di recente, invece, l’imprenditore Davide Lacerenza ha sventato nella sua Gintoneria il furto di un Patek Philippe (valore stimato 130mila euro). Il titolare dell’attività ha sventato il furto durante la serata dello scorso giovedì 7 dicembre.
La Questura di Milano ha arrestato un cittadino italiano di 49 anni che era giunto nel locale di via Napo Torriani per poi avvicinarsi al titolare e mettere a segno il colpo. Un’azione fulminea sventata però da Lacerenza che ha bloccato l’uomo e lo ha fatto arrestare dalle forze di polizia intervenuti dinanzi al suo locale.