Tiene banco la notizia del clamoroso arresto di Paolo Aurelio Errante Parrino, cugino acquisito di Matteo Messina Denaro, arrestato dopo tre giorni di latitanza nei pressi dell’ospedale di Magenta dove sperava di poter ottenere un certificato medico
Proprio come suo cugino, Matteo Messina Denaro; che non era solo un parente acquisito ma un punto di riferimento.
Paolo Aurelio Errante Parrino, arrestato davanti all’ospedale di Magenta dopo tre giorni di latitanza, sperava di riuscire a farsi firmare qualche certificato medico che accertasse le sue precarie condizioni di salute. Era insieme a sua moglie.
L’arresto di Errante Parrino
Il boss, considerato uno dei principali referenti della mafia siciliana in Lombardia, è stato arrestato ieri dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano. L’operazione si è conclusa all’ospedale Fornaroli di Magenta, dove il 78enne si era recato con la moglie per ottenere un certificato medico. L’obiettivo, secondo gli inquirenti, era quello di evitare la detenzione in carcere per richiedere gli arresti domiciliari per motivi di salute.
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Le immagini di una telecamera hanno ripreso Errante Parrino mentre entrava nell’ospedale con un borsone in mano, ignaro di essere non solo seguito passo dopo passo ma di essere già circondato dai carabinieri. Poco dopo il suo ingresso, i militari lo hanno fermato e gli hanno notificato l’ordine di carcerazione emesso dalla Corte di Cassazione.
Errante Parrino in stato di fermo in ospedale
In effetti le condizioni di Errante Parrino non sono buone. Al momento il boss è ricoverato nel reparto di Cardiologia, piantonato giorno e notte. Secondo gli investigatori, il boss aveva lasciato la sua abitazione di Abbiategrasso venerdì scorso, pochi giorni prima che il provvedimento diventasse esecutivo proprio nel tentativo di essere trasferito in carcere.
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La moglie, Antonina Bosco, avrebbe collaborato con lui nella fuga, ma le loro speranze di sfuggire alla cattura si sono spente rapidamente. Le autorità lo hanno individuato quasi subito monitorando i loro movimenti fino al momento decisivo dell’arresto.
Chi è Paolo Aurelio Errante Parrino
Paolo Aurelio Errante Parrino è nato a Castelvetrano, terra d’origine del defunto boss Matteo Messina Denaro, con cui condivide legami familiari e un passato segnato da accuse di mafia. Da oltre trent’anni è residente ad Abbiategrasso, è stato per lungo tempo il gestore del bar Las Vegas, un’attività chiusa dalla prefettura per interdittiva antimafia.
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Errante Parrino è considerato dagli inquirenti una figura di spicco della mafia lombarda, un emissario capace di rappresentare gli interessi dei clan siciliani nel Nord Italia. La moglie Antonina Bosco è cugina di Gaspare Como, marito di Bice Messina Denaro, sorella del noto padrino. Un legame che rafforza l’ipotesi di un’organizzazione criminale ben radicata che collega le attività del Sud a quelle del Nord.
“Cos’è la Mafia? Si Mangia?”
Nonostante le accuse, Paolo Aurelio Errante Parrino ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento con la mafia, arrivando a dichiarare… “La mafia? Cos’è… Una parola che si mangia?”. Tuttavia, il suo passato è segnato da una condanna del 1997 per associazione mafiosa, che lo ha identificato come uomo d’onore della famiglia di Castelvetrano.
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L’arresto di Errante Parrino si inserisce nell’ambito dell’inchiesta Hydra, un’operazione condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano che ha rivelato un patto tra mafia, ’ndrangheta e camorra. Secondo gli investigatori, il boss sarebbe stato una pedina fondamentale in questo sistema “illegale a tre teste”. Il Riesame ha accolto il ricorso della Procura contro una precedente decisione del gip che aveva rigettato la maggior parte delle misure cautelari richieste.
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Tra le prove raccolte ci sono intercettazioni e documenti che dimostrano i legami tra Errante Parrino e altri membri di spicco della criminalità organizzata. La sua influenza non si limitava alla gestione di attività locali, ma si estendeva a contatti diretti con esponenti di rilievo della mafia siciliana.
La rete criminale in Lombardia
Errante Parrino era il punto di riferimento di una comunità di castelvetranesi radicati tra Abbiategrasso e Legnano. Ufficialmente, questa comunità organizzava eventi culturali e attività ludiche, ma gli inquirenti ritengono che fosse una copertura per operazioni illegali. Tra i collaboratori del boss figurava Giovanni Bosco, un avvocato coinvolto in indagini su bancarotte e riciclaggio. Bosco, deceduto nel 2023, era un altro nodo cruciale della rete criminale.
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Le indagini hanno inoltre evidenziato il ruolo di Errante Parrino come intermediario tra il Nord e il Sud. Le sue trasferte a Castelvetrano, dove visitava le sorelle e Lorenza Santangelo, madre di Messina Denaro, erano anche l’occasione per mantenere saldi i legami con i clan siciliani.
Reazioni social e consenso locale
L’arresto di Errante Parrino ha suscitato reazioni contrastanti sui social media. Alcuni abitanti di Abbiategrasso hanno espresso solidarietà al boss, definendolo una “bravissima persona” e un “signore rispettoso e cordiale”. Tra i commenti spiccano anche quelli di Giusi Errante, figlia del boss, che ha difeso il padre e criticato i giornalisti per il sensazionalismo con il quale hanno trattato la notizia del suo fermo.
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Messaggi, uniti ai numerosi “like”, che riflettono un problema più ampio: il consenso sociale di cui godono figure criminali anche in contesti lontani dalle loro origini. La Direzione investigativa antimafia ha sottolineato come questo consenso alimenti il potere delle mafie, rendendole interlocutori “affidabili” per operatori economici e politici locali.
Il futuro di Errante Parrino
Piantonato in ospedale, Errante Parrino dovrà affrontare un percorso giudiziario complesso. Le indagini della direzione distrettuale antimafia di Milano continuano a far luce sul suo ruolo all’interno della rete mafiosa lombarda, portando alla luce nuove connessioni e complicità. La sua figura rimane un simbolo di un sistema criminale che, nonostante le operazioni delle forze dell’ordine, continua a trovare terreno fertile anche al Nord.