Sul caso della morte della ciclista 39enne Cristina Scozia, travolta da una betoniera a Milano, ora è anche indagato l’assessore Marco Granelli
L’assessore della giunta Sala, Marco Granelli, che all’epoca del tragico incidente aveva le deleghe alla mobilità di Milano, è stato iscritto dai pm milanesi nel registro degli indagati per la morte della ciclista Cristina Scozia, travolta da una betoniera in città.
Granelli che attualmente ha le deleghe alla sicurezza è, dunque, indagato per il reato di omicidio colposo. La vittima è stata travolta e uccisa lo scorso 20 aprile 2023 mentre era in sella alla sua bici da una betoniera sulla ciclabile tra via Francesco Sforza e corso di Porta Vittoria a Milano.
Insieme all’assessore Marco Granelli, ora indagato per il decesso della 39enne milanese, nel fascicolo della Procura coordinato dal pm Mauro Clerici sono stati iscritti con la stessa ipotesi di reato, ovvero omicidio colposo, anche due dirigenti comunali.
Nella stessa indagine risulta già indagato anche il conducente della betoniera. Per quest’ultimo l’accusa è di omicidio stradale. Il 27 dicembre di questo anno all’assessore Granelli e ai due dirigenti comunali era stato notificato un verbale della procura di identificazione ed elezione di domicilio.
Ieri, martedì 16 gennaio 2024, l’indagine a suo carico si trasforma in formale. I pubblici ministeri milanesi, nel particolare, intendono fare ulteriore chiarezza su eventuali criticità della pista ciclabile “leggera”, ovvero solo disegnata sull’asfalto, dove la donna è deceduta ad aprile scorso. L’approfondimento giudiziario verte infatti a comprendere se fosse ben progettata e davvero sicura.
La morte di Cristina Scozia, purtroppo, non è la prima che si verifica in strada a Milano. Molte le vittime, spesso ciclisti, che perdono la vita mentre pedalano in bici. L’incidente che ha coinvolto la 39enne è avvenuto intorno all’ora di pranzo del 20 aprile scorso.
La ciclista stava attraversando l’incrocio tra via Francesco Sforza e corso di Porta Vittoria, quando improvvisamente è stata urtata dalla betoniera che proveniva da via Sforza e che era in procinto di svoltare a destra in corso di Porta Vittoria. L’impatto violento non ha lasciato scampo alla donna che è morta sul colpo.
Subito dopo il drammatico incidente era intervenuto anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, che aveva dichiarato: “Dobbiamo interrogaci su cosa possiamo fare come istituzioni, imprese e cittadini per impedire che questi drammatici eventi si ripetano”. Solo qualche giorno prima dell’incidente di aprile, era stato presentato un documento per chiedere formalmente che tutti i mezzi pesanti in circolazione a Milano siano dotati di sensori per gli angoli ciechi. Il provvedimento è entrato in vigore subito dopo.
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Sono molti i nomi scritti nella lista di incidenti di ciclisti vittime a Milano su strada nel 2023. Lo scorso anno si apre con l’incidente avvenuto il 1 febbraio quando la 38enne Veronica D’Incà in sella alla sua bici è stata travolta da un camion che l’ha stretta all’angolo tra piazzale Loreto e viale Brianza.
Si prosegue con l’8 maggio quando un ciclista cittadino cinese di 55 anni è stato investito e ucciso da un tir in via Comasina, all’angolo con via per Novate. Poi è la volta, il 22 giugno, di una donna 60enne, Alfina D’Amato, deceduta dopo esser stata travolta da una betoniera in piazza Durante.
Segue a fine agosto la morte della 28enne Francesca Quaglia, anch’essa travolta e uccisa in piazza Medaglie d’oro mentre era in sella alla sua due ruote. Poi Cristina Scozia, per cui ora sono indagati, oltre al conducente della betoniera anche l’assessore Granelli e due funzionari comunali. E questo nuovo anno non si apre nel migliore dei modi. Già a inizio gennaio la morte di un nuovo ciclista: Ivano Calzighetti, deceduto sul colpo mentre era in bici. Era il 10 gennaio scorso. Era sempre Milano.