Chi è il giovane nobile milanese fermato per l’aggressione col machete a Torino

Era già ricercato in Spagna per un reato, oggi è stato fermato in Italia, a Torino il 23enne di origini nobili Pietro Costanzia di Costigliole che lunedì scorso aggredì con un machete un giovane in strada

La brutale aggressione avvenuta in strada a Torino è stata talmente violenta da far perdere una gamba alla vittima. Ad aggredire il giovane con cotanta ferocia lunedì scorso è il 23enne milanese ma residente a Torino, Pietro Costanzia di Costigliole.

aggressione machete
Aggressione a Torino con machete. Chi è l’autore (milano.cityrumors.it)

Ha vissuto anche in Spagna, a Barcellona, dove era ricercato per un reato commesso in precedenza. Il giovane 23enne di origine nobili è ora accusato anche in Italia dopo aver aggredito con un machete un ragazzo in periferia di Torino, in zona Mirafiori Nord.

Chi è Pietro Costanzia di Costigliole

Nato a Milano 23 anni fa ma residente nel capoluogo piemontese, Pietro Costanzia di Costigliole è un nobile italiano con alle spalle studi di marketing. Sui social, dove non usa il suo nome completo, la sua passione per gli abiti di moda e le auto di lusso è ben evidente dalle foto postate.

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Aggressione a Torino con machete. Chi è l’autore (milano.cityrumors.it)

La vittima di Pietro Costanzia di Costigliole, soprannominato “Il Santo”, dopo l’aggressione con il machete è stato sottoposto a un intervento chirurgico durato oltre 4 ore in cui gli è stata amputata la gamba sinistra, secondo i medici troppo compromessa per i colpi ricevuti. L’accusato proviene dalla famiglia Costanzia di Costigliole della piccola nobiltà piemontese: signori di Costigliole Saluzzo (Cuneo).

Un ramo della famiglia, discendente dal fratello del bisnonno del 23enne è stato creato conte solo nel 1966. Pietro Costanzia è figlio di Carlo jr, e avrebbe anche un fratellastro, figlio del padre e della moglie di questo, una nota conduttrice e modella spagnola, Mar Flores. Inoltre, il fratellastro di Pietro ha anche recitato in una serie tv andata in onda su Netflix, dal titolo Toy Boy.

Il fermo del Conte

Il conte, è stato fermato per l’aggressione a colpi di machete avvenuta lo scorso lunedì in strada a Torino. Il 23enne, autore dell’aggressione è stato individuato in un albergo della città, nel quale era risultato registrato con dei documenti non suoi. Ora il giovane nobile è accusato di tentato omicidio. Ma non era solo durante l’aggressione, ora gli investigatori cercano il suo complice che quel giorno era alla guida dello scooter T-Max.

Intanto Pietro Costanzia  in presenza dei suoi due legali è stato ascoltato dal pm Mario Bendoni, titolare dell’inchiesta, al quale avrebbe affermato la sua estraneità ai fatti successi.  Secondo quanto riportato da MilanoToday, l’accusato quando è stato fermato dalla polizia pare che fosse convinto che si trattasse dell’esecuzione di un provvedimento dell’autorità giudiziaria iberica, visto che aveva soggiornato per un lungo periodo a Barcellona (Spagna).

L’aggressione col machete

Il ragazzo aggredito dal 23enne attualmente è ricoverata all’ospedale Cto in prognosi riservata, nel reparto di terapia intensiva. Era stato aggredito mentre si trovava con la fidanzata su un monopattino. Secondo la ricostruzione eseguita dagli investigatori grazie anche alle testimonianze raccolte, la coppia di fidanzati sono stati avvicinati da uno scooter T-Max, al bordo del quale erano sedute due persone con il volto coperto.

Il passeggero sarebbero sceso dalla sella del mezzo con in mano il machete colpendo il 24enne più volte e in modo assolutamente brutale. Poi è risalito sul T-Max e i due si sono allontanati di corsa lasciando la vittima sull’asfalto. Il 24enne è stato immediatamente soccorso da un operaio e due carabinieri fuori servizio che erano di passaggio, mentre la ragazza della vittima ha subito chiamato il 112.

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Ascoltati la fidanzata e i familiari

La fidanzata del 24enne e i suoi familiari erano stati ascoltati dagli inquirenti prima del fermo del conte. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti non si esclude la pista della vendetta da parte dell’aggressore nei confronti della vittima, forse il giovane 24enne avrebbe avanzato degli apprezzamenti a un’altra ragazza inviandole un messaggio via Whatsapp o via social.

Per tale motivo, la fidanzata della vittima, ha raccontato che avrebbe anche subito delle minacce precedenti all’assalto del 23enne. Ma tale pista non è mai stata confermata dagli investigatori che continuano a non escludere nessuna ipotesi.

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