Cavo di acciaio in strada a Milano: Alex Baiocco resta in carcere. Perché cade l’accusa di strage

Alex Baiocco è il ragazzo accusato di aver posizionato un cavo di acciaio lungo viale Toscana, a Milano. Il 24enne resta in carcere, ma non dovrà rispondere di alcuni reati: quali sono i motivi. 

Il ragazzo di 24 anni è stato arrestato durante la notte fra mercoledì 3 e giovedì 4 gennaio 2024 a Milano, in seguito ad una breve caccia all’autore. Ancora nessuna traccia dei suoi due complici con cui ha agito in viale Toscana proprio nel cuore della notte.

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Cavo d’acciaio Milano, chi è il 24enne Alex Baiocco, arrestato per la tentata strage di ieri (ANSA)

Alex Baiocco resta comunque in carcere, ma non dovrà rispondere dei reati di strage e attentato alla sicurezza dei trasporti. Il ragazzo è accusato di aver teso un cavo ad altezza d’uomo lungo una strada.

Decade accusa di strage, i motivi

Il giudice per le indagini preliminari Domenico Santoro ha depositato nella mattinata di sabato 6 gennaio 2024 l’ordinanza di convalida dell’arresto per Alex Baiocco. Sempre il gip ha chiesto che il carcere trasmetta quanto prima una “dettagliata ed approfondita relazione sanitaria che descriva le condizioni di salute psico-fisica. Con riserva di ulteriormente provvedere nel suo interesse“, si legge nella richiesta.

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Cavo di acciaio attaccato a ridosso di una pensilina dei mezzi Atm (ANSA)

Intanto i carabinieri continuano ad indagare e cercare i complici del ragazzo. Proprio Baiocco, parlando con gli investigatori, avrebbe fornito i nomi di battesimo e anche i profili Instagram dei due complici. Con loro avrebbe compiuto quella che lui stesso ha inizialmente definito “una bravata per noia“.

Un piano messo in azione intorno alle ore 2.30 di notte in viale Toscana, precisamente all’incrocio con via Ripamonti. Baiocco e gli altri due complici avevano fissato un cavo di acciaio ad un segnale stradale e ad un corrimano, tenendolo teso ad altezza autovetture e altri mezzi. Soltanto la telefonata di un testimone che ha notato tutto ha evitato una possibile tragedia.

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Testimonianza decisiva

Grazie al racconto di un 26enne sono stati notati i tre giovani che, nel cuore della notte, si erano allontanati dal luogo, non prima però di aver posizionato un cavo di acciaio lungo la strada. I due complici sarebbero fuggiti a bordo di uno scooter in sharing, Baiocco era invece a piede ed è stato bloccato dai carabinieri in viale Sabotino. Inizialmente ha negato tutto, poi messo alle strette ha invece ammesso quanto compiuto. Lo stesso Alex Baiocco ha parlato di “noia” e di un gesto fatto “per gioco, una cazzata“, comprendendo soltanto in seguito cosa avrebbe potuto provocare.

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