Novità nel caso di Ilaria Salis. Il governo sta ipotizzando un piano per chiedere il rientro in patria: ecco le condizioni e le ultime notizie
Ci sono importanti novità in merito alla vicenda che coinvolge Ilaria Salis, la trentanovenne che da quasi un anno è detenuta in carcere a Budapest. L’accusa è quella di aggressione di due persone, le quali hanno riportato ferite lievi: la richiesta è quindi quella di 11 anni di carcere. L’imputata, però, si è sempre dichiarata del tutto estranea alla vicenda e, anche durante la prima udienza di lunedì 29 gennaio, non ha patteggiato: il processo è stato quindi aggiornato al 24 maggio. Oggi però ci sono delle novità.
Già lunedì 29 gennaio, Roberto Salis papà di Ilaria ha denunciato le tremende condizioni nelle quali viene segregata sua figlia, con carenze igienico-sanitarie importanti e trattamenti al di là di ogni immaginazione. Nelle ultime ore, però, ha fatto preoccupare tutti la notizia del verbale in ungherese che la Salis è stata costretta a firmare, dopo un interrogatorio avvenuto in carcere in seguito alla prima udienza del suo processo. Ecco quindi la richiesta dell’Italia, che vuole riportarla in patria.
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Ilaria Salis e i domiciliari in Italia: la trattativa
Obiettivo del papà di Ilaria Salis e del governo italiano, al momento, è quello di riuscire a riportare in Italia la 39enne: qui verrebbe quindi messa agli arresti domiciliari, in attesa che il processo e le indagini facciano il loro doveroso corso in Ungheria. La proposta italiana è precisa e ammette l’eventuale presenza di alcune limitazioni anche importanti come, ad esempio, il braccialetto elettronico: a riportare la notizia il Corriere della Sera e Repubblica, che quindi svelano la trattativa in corso tra il nostro paese e l’Ungheria.
Secondo quanto emerso, il Ministro della Giustizia starebbe preparando una relazione finalizzata a dimostrare all’Ungheria la disponibilità dell’Italia nel garantire la massima sicurezza, nel caso in cui ad Ilaria Salis venissero concessi i domiciliari in Italia: braccialetto elettronico, vigilanza e impegno a farla partecipare a tutte le udienze del processo previste a Budapest sarebbero i tre punti cardine.
Le prime tre istanze di questo tipo sono state rifiutate dal giudice ungherese poiché si teme la fuga dell’imputata: al momento, quindi, il progetto è quello di presentare una nuova domanda che goda del supporto di alcune garanzie specifiche, così che il giudice di Budapest possa sciogliere i suoi dubbi in merito. A dichiararlo è anche il papà di Ilaria, il quale sottolinea quindi che è fondamentale che venga applicata la direttiva che in Unione Europea regolamenta la gestione delle misure cautelari.
Roberto Salis incontra La Russa: colloquio importante
Nella giornata di oggi, Roberto Salis ha incontrato il presidente del Senato Ignazio La Russa in un luogo del tutto segreto di Milano. A parlarne all’Ansa è stato proprio il papà di Ilaria, il quale però si è astenuto da qualsiasi commento: “Abbiamo deciso che farà lui una nota di commento e quindi mi sembra giusto non rilasciare dichiarazioni sul nostro incontro“.
Salis, inoltre, ha parlato anche di Tajani e Nordio, Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e Ministro della giustizia. “Dall’incontro fissato per lunedì con i ministri Tajani e Nordio mi aspetto si facciano passi in avanti sulla strada intrapresa nell’ultima settimana” ha detto all’Ansa, rivelandosi ancora una volta più deciso che mai a fare qualunque cosa sia possibile per riportare a casa la sua Ilaria.