Era attesa per il 27 aprile durante il Giubileo degli Adolescenti, ma la cerimonia di canonizzazione del milanese Carlo Acutis è stata sospesa dopo l’improvvisa scomparsa di Papa Francesco
La morte di Papa Francesco ha ovviamente stravolto tutto il calendario di celebrazioni e ricorrenze previste nell’anno del giubileo. In particolare quegli eventi previsti in calendario nei prossimi giorni, nel corso dei quali la chiesa rispetterà un lutto di almeno nove giorni prima dell’elezione del nuovo pontefice.

Inevitabile in questo senso che il Vaticano abbia ufficializzato la sospensione della cerimonia di canonizzazione di Carlo Acutis, prevista per domenica prossima in occasione del Giubileo degli Adolescenti.
“In seguito alla morte del Sommo Pontefice Francesco – si legge nel comunicato vaticano – la Celebrazione Eucaristica e il Rito della canonizzazione del Beato Acutis sono sospesi”. Non è ancora stata indicata una nuova data per la proclamazione.
Il rinvio della canonizzazione di Carlo Acutis
Carlo Acutis era nato a Londra nel 1991, ma aveva vissuto a Milano sin da bambino, frequentando scuole cattoliche come il liceo classico Leone XIII. Cresciuto in una famiglia credente ma non praticante, fu lui stesso a riscoprire la fede e a trascinare con sé anche i genitori.
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Secondo molti dei suoi insegnanti e compagni, Carlo possedeva una sensibilità spirituale fuori dal comune: generoso, appassionato di informatica e devoto all’Eucarestia, documentò miracoli eucaristici in tutto il mondo con un sito creato da lui a soli 11 anni.
Dalla beatificazione alla santità
La beatificazione di Carlo Acutis è avvenuta il 10 ottobre 2020 nella basilica di San Francesco ad Assisi, dove oggi riposano le sue spoglie. È stato riconosciuto un primo miracolo compiuto per sua intercessione: la guarigione inspiegabile di un bambino brasiliano affetto da una rara malformazione al pancreas. A questo primo miracolo ne è seguito un secondo, confermato proprio da Papa Francesco, che ha permesso di avviare il processo verso la canonizzazione.
Il primo santo millennial e patrono di Internet
Acutis è stato definito dalla stampa internazionale “il primo santo millennial”, una figura simbolica di grande impatto per le nuove generazioni, un modello di spiritualità in epoca digitale. Già da anni viene considerato un potenziale patrono di Internet, ruolo al momento affidato a San Isidoro di Siviglia. Ma la Chiesa guarda a Carlo come a un esempio attuale e concreto: un ragazzo comune, appassionato di videogame e tecnologia, che ha usato i mezzi digitali per trasmettere valori cristiani e testimoniare la sua fede.
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Papa Francesco stesso, nel documento Christus vivit pubblicato dopo il Sinodo sui Giovani, aveva definito Carlo Acutis un modello per l’epoca moderna: “Sapeva molto bene che i meccanismi della comunicazione e delle reti sociali possono renderci apatici e consumisti. Ma lui li ha trasformati in strumenti per trasmettere il Vangelo” aveva detto Francesco documentando il processo di beatificazione del giovane.

La commozione di Milano per il giovane beato
A Milano, città che Carlo considerava casa sua, la notizia del rinvio è stata accolta con dispiacere ma anche con una rinnovata attenzione per la sua figura. In tanti – dalle parrocchie ai gruppi giovanili – si stavano preparando per la trasferta a Roma che avrebbe visto radunarsi in piazza San Pietro migliaia di adolescenti per il Giubileo.
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Anche il gesuita Roberto Gazzaniga, ex assistente spirituale al Leone XIII, ha ricordato con affetto quel ragazzo sorridente: “Lo vedevo e mi veniva da dire che fosse un simbolo, un pezzetto di cielo per altre persone che si specchiavano in lui”.
Il futuro della canonizzazione
Ora si attende che il nuovo pontefice – una volta eletto – riprenda l’agenda vaticana e, tra i primi impegni, confermi una nuova data per la canonizzazione. L’attesa non spegne l’entusiasmo dei fedeli, anzi… le reliquie di Carlo sono sempre più richieste in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’India, fino a Cuba, dove il suo culto è molto cresciuto tra i giovanissimi in questi ultimi mesi.
In molti sono certi che la proclamazione a santo non tarderà ad arrivare, e che l’eredità spirituale di Carlo Acutis continuerà a illuminare le nuove generazioni, con frasi e pubblicazioni che oggi sono oggetto di studio. Tra queste… “Tutti nascono originali, ma molti muoiono come fotocopie. L’unica cosa che dobbiamo temere davvero è non puntare verso il Paradiso”.