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Cronaca

Bufera giudiziaria e satira feroce: Beppe Sala nel mirino politico e mediatico

Il sindaco Sala prepara per domani la difesa in aula a Palazzo Marino, mentre la destra attacca e la satira sul sindaco coinvolto nell’inchiesta su appalti e urbanistica diventa virale sui social

L’inchiesta giudiziaria che ha travolto l’urbanistica milanese continua a scuotere le fondamenta della politica cittadina. E mentre il sindaco Giuseppe Sala si prepara a riferire in aula nel prossimo Consiglio comunale, previsto domani, lunedì, la destra intensifica gli attacchi.

Il feroce meme su Beppe Sala, pubblicato e poi sparito dai social – Credits Instagram @enricomarcora (Milano.CityRumors.it)

Fratelli d’Italia, in particolare, ha annunciato una nuova manifestazione davanti alla sede del comune di Milano, ribadendo la richiesta di dimissioni del primo cittadino.

Critica e satira su Beppe Sala e la giunta

“Milano merita trasparenza, legalità e rispetto delle istituzioni”, si legge nel comunicato diramato dal gruppo consiliare di FdI, che accusa l’amministrazione municipale milanese di essere incapace di affrontare con lucidità i dossier più delicati della città, come quello su San Siro. “Quando la fiducia dei cittadini viene tradita, l’unico gesto dignitoso è fare un passo indietro”, insistono i meloniani.

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A infiammare ulteriormente il clima ci ha pensato un post diventato virale e subito oggetto di polemica. Il consigliere comunale Enrico Marcora, eletto con Fratelli d’Italia ma in passato vicino proprio a Sala, ha pubblicato sui suoi canali social un fotomontaggio del sindaco vestito con una tuta da carcerato, calzini arcobaleno in vista e manette ai polsi. Un’immagine ironica piuttosto feroce, diffusa all’indomani dell’iscrizione di Sala nel registro degli indagati.

Satira su Sala, un meme che fa discutere

Il post è stato prontamente rimosso, ma non prima che Pietro Bussolati, consigliere regionale del Partito Democratico, lo immortalasse e rilanciasse: “Fratelli d’Italia nazionale dice di essere garantista? Lo spieghi al suo collega Marcora. Una vergogna di una destra che predica bene e razzola male”. Bussolati ha accusato la destra di usare l’inchiesta come strumento elettorale, strumentalizzando la vicenda giudiziaria per colpire un avversario politico.

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Il sindaco, al momento, ha mantenuto una posizione di assoluto riserbo. Ha fatto sapere, tramite i suoi legali, che interverrà nel merito solo al momento dell’interrogatorio davanti al gip, la prima udienza potrebbe tenersi mercoledì, e in aula consiliare. Lo staff del sindaco ha ribadito l’intenzione del primo cittadino di “collaborare con la magistratura ma anche quella di difendersi con prove documentali puntuali e inequivocabili”.

Nel frattempo, il centrosinistra si stringe attorno al primo cittadino. I consiglieri di maggioranza parlano di un “attacco politico costruito sulla spettacolarizzazione mediatica” e preparano un intervento coordinato per sostenere Sala nel prossimo Consiglio. L’appuntamento di lunedì si preannuncia infuocato, con una sala gremita di cronisti, attivisti e cittadini.

Il sindaco di Milano Beppe Sala a sinistra con Manfredi Catella in uno scatto recente – Credit ANSA (Milano.CityRumors.it)

Le proteste e lo scontro sul garantismo

Fratelli d’Italia, che conferma i suoi presidi davanti al Comune, ha annunciato una nuova manifestazione per il giorno del Consiglio: “Garantismo non significa silenzio davanti a uno scandalo”, dicono i portavoce del partito. Le opposizioni puntano sull’immagine di una giunta logorata, incapace di garantire trasparenza dopo anni di gestione ritenuta troppo opaca nei rapporti con gli operatori immobiliari.

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Il PD, da parte sua, difende compatto il sindaco: “Sala non ha mai eluso un confronto, e anche stavolta lo farà guardando in faccia il Consiglio e la città”, ha dichiarato la capogruppo Simonetta Della Cava. Ma l’onda lunga della polemica continua a montare.

Sala tra satira e meme, tensioni e strategie

Sui social l’immagine del sindaco in divisa da detenuto è diventata uno dei contenuti più condivisi del weekend. Meme, fotomontaggi, battute taglienti e prese di posizione si rincorrono. Alcuni ironizzano sulla rapidità con cui l’inchiesta è diventata “materiale da satira”. Altri sottolineano quanto questo clima rischi di svilire il dibattito e rendere tossico il confronto pubblico.

In aula, intanto, si prepara lo scontro vero. Tra richieste di chiarimento, appelli all’etica pubblica e un clima che promette di rendere il Consiglio di mercoledì un crocevia politico. Sala non sembra intenzionato a fare passi indietro, ma la sua tenuta politica sarà messa alla prova in una Milano che, ancora una volta, si ritrova a essere laboratorio di tensioni nazionali.