Blocco siti porno, scoppia la polemica: “Esistono altre realtà ancora più pericolose”

La decisione di bloccare i siti porno in Italia a partire dal 12 novembre sta procurando non poche polemiche. Esistono realtà molto più pericolose.

Il 12 novembre in Italia è una data che si preannuncia storica. L’AgCom ha deciso, in rispetto della misura introdotta dal Decreto Caivano, di oscurare i siti porno per tutti coloro che non sono maggiorenni. Da quel giorno in poi, dunque, bisognerà dire la propria età per entrare magari tramite CIE, Spid o sistemi equivalenti. Una svolta sicuramente importante per il nostro Paese e che riguarderà, almeno in questa prima fase, 48 siti internet.

Il blocco ai siti porno
Blocco siti porno, scoppia la polemica: “Esistono altre realtà ancora più pericolose” (Ansa) – milano.cityrumors.it

L’obiettivo, come precisato in precedenza, è quello di non consentire ai minorenni di poter andare sui siti a luci rosse. Ma c’è un problema ancora più grande al quale fino ad oggi non c’è stata soluzione. Un qualcosa che spaventa molto e che necessita un intervento per porre la parola fine a situazioni davvero drammatiche e sicuramente molto più gravi di un possibile accesso su una piattaforma hot.

Telegram e il il problema dei canali hot

Il divieto dei minorenni sui siti porno è una sorta di primo passo verso un possibile ritorno alla normalità. Ma nel corso di questi giorni si dovrà risolvere un problema molto più grave di questo. Ossia il canale Telegram Dipreista dove girano foto di mogli spogliate, pedoporno e revenge porn.

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Un qualcosa di davvero preoccupante e al quale, almeno fino ad oggi, non è stato possibile trovare una soluzione. In più di un’occasione il canale è stato chiuso, ma immediatamente riaperto. E da qui la richiesta di un intervento immediato da parte delle autorità locali per mettere fine ad un canale che, come riferito dall’indagine del Corriere della Sera, continua ad avere contenuti illegali.

L'app di Telegram sul cellulare
Telegram e il il problema dei canali hot (Ansa) – milano.cityrumors.it

Il 2025 è stato un anno sicuramente non facile da questo punto di vista con canali Telegram che molte volte sono stati chiusi anche per questo motivo. La richiesta di intervento per garantire una sicurezza delle persone oltre che di non consentire ai minorenni di non visitare questi video è ormai avanzata da tutti. La speranza è che prima o poi si possa trovare una soluzione e il lavoro fatto dall’Agcom non si fermerà esclusivamente ai siti porno.

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