Un problema che si presenta ogni anno con l’arrivo del caldo e Milano rimane senza corrente. Unareti rassicura: “Problemi risolti in media entro 90 minuti dalla richiesta d’intervento”
Connessione permettendo, a Milano c’è chi riversa sui social la frustrazione per una situazione che si ripete da qualche tempo: il blackout a singhiozzo che sta mandando in tilt i cittadini: “Oggi siamo al terzo blackout. Impossibile lavorare”.
Poi c’è chi la prende con ironia e si improvvisa umorista con commenti sarcastici: “un’ode al frigorifero (spento)”. La maggior dei milanesi, però, riversa sullo schermo la propria rabbia: “Proviamo a non pagare le bollette”. oppure ancora:“Milano è tornata nel 1882”. Questi sono solo alcuni dei commenti dell’ultima settimana.
Prima è stato giovedì 11 luglio, poi due giorni fa, giovedì 18 quando Palazzo di Giustizia per ben due volte nella stessa giornata, è rimasto al buio insieme alle vie adiacenti compresa via Francesco Sforza. Un lettore segnala, come riporta anche il Giorno: “Alle 22, la strada era ancora completamente senza luci. Un pericolo percorrerla in bicicletta”.
Il problema della mancanza di corrente a singhiozzo si ripresenta, come un orologio svizzero, puntualmente ogni anno con l’arrivo del caldo. E via con i guasti sulla rete dovuti al sovraccarico del sistema per l’uso massiccio dei condizionatori. Nell’ultima settimana con le temperature registrare nel capoluogo meneghino oltre i 34 gradi, le segnalazioni sono giunte da più quartieri.
Tra questi: Affori, Bande Nere, quartiere Adriano, la zona Crocetta e di Porta Vittoria. Problemi anche nel quartiere Ticinese e in via Paolo Sarpi, senza tralasciare via Verro, via Moscova, piazza Piola, via Novara. E questi sono solo alcuni esempi che toccano tutta la città.
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Unareti, società che gestisce la distribuzione di energia elettrica e gas a Milano fa sapere che: “la gran parte delle interruzioni del servizio vengono risolte in breve tempo e comunque, escluse specifiche situazioni come quella che ha colpito il Tribunale e le vie limitrofe, mediamente entro 90 minuti grazie al sistema di telecontrollo e alle squadre operative sul territorio”.
In poche parole, i disagi durano in media un’ora e mezza (non di più), secondo Unareti. Siamo arrivati al picco giovedì 18 luglio quando, come riporta la società menghina: “E’ stato registrato un nuovo picco di carico sulla rete di distribuzione dell’energia elettrica. In questi giorni i consumi complessivi sono stati costantemente superiori al 30% rispetto all’inizio della scorsa settimana”, il massimo registrato dal 2023.
Ma per alcune “situazione particolari” vedi Palazzo di Giustizia, i tempi si allungano, questo perché, spiegano ancora, per riportare la situazione alla normalità occorre scavare a fondo dopo aver individuato il punto del guasto, poi portare in superficie il cavo e infine ripararlo. Un lavoro che può durare anche 8 ore. Ieri, assicura Unareti, Palazzo di Giustizia era di nuovo illuminato, così come le vie adiacenti. Inoltre, una segnalazione di giovedì scorso diceva che “nella zona di via Novara e di piazzale Lotto il disservizio è durato un’ora”. Ma da ieri pomeriggio, venerdì 19 luglio, in città non risultava alcuna interruzione.
Il professor Alessandro Bosisio, ricercatore presso l’Università di Pavia e precedentemente al Politecnico di Milano, riguardo i sistemi elettrici per l’energia di Milano ha commentato, come riporta sempre il giornata: “Queste situazioni si ripetono con l’arrivo del caldo intenso.
“Una problematica comune a tante città, penso ai blackout che di recente hanno interessato ad esempio Roma e Jesolo, e mi sento di dire che sul territorio milanese la situazione non è così drammatica come spesso viene presentata. Certo, mi metto anche nei panni del personale del bar in cui sono entrato alle 7 di stamattina, senza corrente, impossibilitato a servire colazioni. Così come dei tanti cittadini che vivono il disservizio.
Non è piacevole per nessuno restare al buio. Però, se si analizzano i numeri, ci si rende conto che l’affidabilità della rete milanese è molto buona”. Una ripresa arriverà (forse) con il sopraggiungere dei temporali previsti per questa mattina dalle 6.