Una serie di rapine violente con spray al peperoncino ha scosso Milano, tra gli arrestati, anche un minorenne. Un’escalation quella delle baby gang che preoccupa sempre più
Sta diventando una vera e propria emergenza quella delle baby gang che soprattutto nel corso delle nottate del fine settimana battono il centro alla ricerca di vittime isolate da rapinare.
Secondo una modalità ormai abbastanza consueta, considerato un vero e proprio format dagli agenti delle forze dell’ordine, Milano è il teatro d’azione di giovani senza scrupoli che si stanno specializzando nelle rapine flash.
Baby Gang a colpi di spray
In questo senso la polizia è intervenuta ancora la notte scorsa quando un gruppo di quattro giovani ha aggredito tre passanti nel giro di pochi minuti. Tra i fermati c’è anche un 16enne, ora detenuto presso il carcere minorile Beccaria. Gli altri membri della banda, fermati dalla polizia, comunque molto giovani, includono un tunisino e un egiziano di 20 anni, entrambi con precedenti, e un algerino incensurato di 19 anni. Tutti sono ora in custodia cautelare.
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Le rapine, avvenute tra viale Zara e via Carlo Farini, hanno portato a un bottino di cellulari e un cappellino, sottratti con l’uso di pugni e spray urticanti. Gli agenti sono riusciti a rintracciare la baby gang grazie ai GPS integrati nei telefoni rubati, arrestando i responsabili nella zona di piazza Prealpi.
Pugni e spray al peperoncino le armi delle baby gang
L’uso di spray urticanti, coltelli e altre armi improprie tra i giovanissimi è una tendenza in crescita, una sorta di accessorio. Anche se quasi sempre le bande privilegiano la logica del numero. Individuano una persona, una sola: e quando si avvicinano in quattro-cinque con atteggiamento minaccioso non c’è bisogno di altro.
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Lo spray, a volte il coltello, vengono esibiti per chiudere il colpo nel più breve tempo possibile. Ogni rapina, definita per l’appunto flash, dura pochi secondi, a volte nemmeno un minuto. Subito dopo altrettanto rapidamente la band si dilegua con la propria refurtiva: soldi e portafoglio, orologi, telefonino. A volte anche qualche capo di abbigliamento particolarmente pregiato…
Vittime denudate per strada
Qualche settimana fa un gruppo di studenti è stata lasciata per strada in mutande e calzettoni: erano tornati da una serata in discoteca in tram. Una band li aveva notati farsi dei selfie: una volta scesi dal mezzo pubblico sono stati ripuliti.
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Il fenomeno delle baby gang e delle rapine compiute da giovanissimi è diventato un fenomeno purtroppo in crescita drammaticamente esponenziale a Milano. Tant’è che le forze dell’ordine hanno iniziato una serie di studi, un vero e proprio corso di formazione destinato a capire come affrontare questo genere di problematica.
Come agiscono le Baby Gang: spray, coltelli e cocci
Le forze dell’ordine segnalano che molti giovani membri di baby gang portano con sé coltelli, cocci di bottiglia o bombolette di spray al peperoncino, spesso nascoste nei giubbotti o negli zaini. Questi strumenti vengono usati sia per attaccare che per autodifesa, contribuendo a un aumento della violenza urbana.
Milano: il caso di Porta Garibaldi
La città di Milano ha registrato un aumento delle rapine violente nei mesi recenti, molte delle quali commesse da baby gang armate di spray al peperoncino e coltelli. Tra maggio e giugno, la zona della stazione di Porta Garibaldi è stata teatro di numerose rapine particolarmente aggressive.
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Le indagini avevano portato all’arresto di cinque giovani, quattro dei quali già detenuti per altri reati. Il quinto sospettato è stato fermato solo il 29 ottobre nei pressi della stazione di Villapizzone dopo un’altra rapina. Ma il dato di fatto è che questa modalità di rapina si è estesa a macchia d’olio.
Controlli a tappeto
Gli agenti della Polizia di Stato e dei carabinieri in questi ultimi mesi hanno intensificato i controlli soprattutto nelle zone delle stazioni e della movida per fronteggiare un crescente aumento della criminalità giovanile.