Hanno accerchiato, aggredito e rapinato un 17enne nella stazione ferroviaria di Lissone, provincia di Monza. In manette 4 componenti di una baby gang
Le manette per quattro minorenni tra i 15 e i 16 anni, appartenenti ad una baby gang sono scattate a Lissone, in provincia di Monza. Il gruppo di adolescenti sono accusati di aggressione e rapina nei confronti di un 17enne ma gli stessi si sono resi responsabili anche di altre estorsioni compiute seguendo lo stesso copione.
La rapina è andata in scena lo scorso marzo nella stazione ferroviaria di Lissone e l’indagine delle forze dell’ordine è partita da un episodio avvenuto il 17 marzo scorso, quando in stazione un minorenne di 17 anni del posto è stato attorniato da 4 giovani minorenni, due dei quali gli hanno chiesto in prestito il proprio telefono cellulare per poi impossessarsene, mentre gli altri due complici, approfittando di un momento di distrazione della vittima, gli hanno rubato anche il monopattino.
Quando la giovane vittima di 17 anni si rende conto che il gruppo di adolescenti gli sta rubando cellulare e monopattino tende ad opporsi ma immediatamente viene aggredito con calci e pugni e spintonato sui binari.
Anche qui, in mezzo ai binari, il 17enne continua ad essere aggredito violentemente, rischiando soprattutto, concretamente l’investimento da parte di un treno in transito.
La baby gang a quel punto fugge a bordo del convoglio, tranne uno che, invece, preferisce scappare a piedi.
Il ragazzo, impaurito e ferito viene successivamente soccorso dai sanitari del 118 allertati subito dopo e giunti nel giro di qualche minuto sul posto. Il giovane, secondo quanto riferiscono i sanitari, riporta diverse lesioni e viene trasportato in codice verde al pronto soccorso dell’ospedale di Desio dove verrà, poi, dimesso con una prognosi di 14 giorni.
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Dopo la denuncia presentata dalla giovane vittima, i carabinieri di Lissone hanno subito iniziato le indagini alla ricerca del gruppo di piccoli criminali. Nel corso dell’attività investigativa una mano concreta è giunta dall’analisi delle telecamere di videosroveglianza poste sulla zona.
Dalle immagini estrapolate dai video, gli uomini dell’Arma dei carabinieri sono riusciti ad identificare i responsabili che si sono resi autori anche di altre due rapine messe in atto sempre usando lo stesso modus operandi: rispettivamente il 4 e l’11 maggio scorso.
Al termine delle indagini investigative, tra il 10 e il 15 luglio scorso i carabinieri hanno così eseguito le ordinanze di misure cautelari a carico di 4 minorenni di età compresa tra i 15 e i 16 anni, residenti nei comuni di Lissone e Truggio. L’intera baby gang è composta da ragazzi di nazionalità italiana e due dei 4 già noti alle forze dell’ordine per fatti illegali precedenti. In manette, i 4 soggetti sono stati condotti in diverse comunità terapeutiche della regione Lombardia, ora sono a disposizione dell’Autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento.