Il suo cane ha morso una manager di un locale di Briatore in Kenya ed oggi lei si trova senza passaporto e con le manette: non si trova l’accordo
Un’avvocata di Bergamo sta vivendo ore da incubo. L’accusa è quella di omessa custodia dei suoi cani e questo le ha causato il ritiro del passaporto, quindi anche il fermo. La donna si chiama Rita Duizoni e, nonostante viva e lavori a Bergamo, trascorre sempre un periodo dell’anno in Kenya, nella città di Malindi: il 16 aprile 2023, però, è rimasta coinvolta in un episodio che le sta dando parecchio filo da torcere, nonostante proprio quel giorno lei si trovasse in Italia.
Sembra infatti che una guardia che controlla l’edificio nel quale lei ha l’ufficio si sia dimenticato di chiudere il cancello e che quindi i cani dell’avvocata siano scappati e abbiano poi morso Chetrin Gelmi, una manager del resort di Briatore. La donna stava passeggiando con il suo amico a quattro zampe e, dopo l’aggressione, è stata trasportata in ospedale e dimessa dopo 10 giorni. Ecco però perché al momento l’avvocata bergamasca si trova ancora coinvolta in questa vicenda.
Leggi anche – Chi è il Sub morto nel lago di Como: Fabio Mancini è la quinta vittima in un anno
Leggi anche – Milano, allerta meteo gialla per rischio idrogeologico: le previsioni
Secondo l’avvocata Duzioni, i suoi cinque cani sono sempre stati molto tranquilli. A suo dire, quindi, uno di loro avrebbe reagito così a causa dell’atteggiamento dell’altra donna coinvolta nella vicenda: “Ha preso un mio cane e gli ha tirato la coda dandogli dei calci, a quel punto si è girato e l’ha morsa“. Dopo l’episodio, l’avvocata era convinta che riuscisse a trovare un accordo con Chetrin Gelmi, dato anche l’invio dei soldi richiesti dalla vittima come rimborso: questo, però, non è avvenuto e il 28 dicembre la Duzioni è stata convocata dalla polizia turistica del Kenya per la notifica del capo d’imputazione.
Il processo è quindi iniziato il 2 gennaio. La legale si è detta disposta a versare 500 euro, da sommare a quella già precedentemente versata come rimborso, ma la querelante ha chiesto 20mila euro: con questi, ritirerebbe la denuncia e consentirebbe alla donna di riprendere in mano il suo passaporto.
La Duzioni, di fronte a questa richiesta, ha rifiutato l’accordo e di conseguenza ha presentato una querela alla Procura di Bergamo e, per conoscenza, all’ambasciata d’Italia in Kenya per reato di estorsione. Il processo penale si è concluso con l’assoluzione della Duzioni ma quello civile è ancora aperto: al momento, però, non è riuscita a tornare in possesso del suo passaporto. L’8 febbraio, comunque, la donna è tornata in Italia e quindi seguirà l’andamento del processo civile da remoto.