Tra aggressioni, minacce e rapine a bordo dei treni in Lombardia, le forze dell’ordine hanno avviato una serie di controlli che portano a quattro arresti a carico di ladri che colpivano studenti e pendolari tra convogli e stazioni
La sicurezza sui treni regionali in Lombardia torna al centro dell’attenzione dopo i blitz delle forze dell’ordine che hanno portato all’arresto di quattro uomini nelle stazioni di Milano.
I fermi seguono le indagini relativi ad alcuni episodi recenti, tra denunce – sempre più numerose – di furti, scippi rapine e in qualche caso anche di estorsioni sotto minaccia.
Arresti tra treni e stazioni
Due fermi sono stati eseguiti ieri, quando due giovani sono stati bloccati nella stazione di Milano Certosa. Si tratta di un 20enne e un 25enne, entrambi di origine egiziana accusati di aver rapinato 60 euro a un passeggero presso la fermata di Lancetti.
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Dopo il furto, i due sono fuggiti ma sono stati intercettati dalla polizia nella stazione di Certosa, dove hanno tentato inutilmente di far perdere le proprie tracce.
Altri arresti sui treni
Un secondo episodio ha coinvolto altri due giovanissimi di 19 e 20 anni, anche loro di origine egiziana, accusati di tentata rapina aggravata. I giovani, dopo aver minacciato un passeggero, hanno cercato di spingersi verso l’ultima carrozza del treno per sfuggire agli agenti che li avevano già intercettati e li seguivano con attenzione. Non hanno nemmeno fatto in tempo a scendere dal treno. I due sono stati fermati e trasferiti al carcere di San Vittore.
Arresti e rapine sui treni: come agiscono i ladri
Gli arresti di Milano sono solo la punta dell’iceberg di un fenomeno in crescita. Negli ultimi giorni si sono registrati numerosi episodi di violenza a bordo dei convogli e nelle stazioni lombarde. E bisogna anche considerare che gli episodi denunciati alle forze dell’ordine sono purtroppo una minima parte di quelli che in realtà avvengono tra rete urbana e ferroviaria.
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Ultimamente i ladri sembrano tuttavia privilegiare i convogli regionali delle ferrovie. Spesso salgono poco lontano da Milano, a volte non arrivano nemmeno alle stazioni principali. Il tempo di fare il colpo e scappano. Se il colpo con destrezza non funziona minacciano. Basta individuare una persona isolata. Forti di essere in due, a volte armati, minacciano. Si fanno consegnare soldi e telefonino e scappano.
Gli episodi più recenti
Il 14 gennaio, due malviventi hanno minacciato con un cacciavite un pendolare di 37 anni su un treno della linea Milano-Varese. Sotto minaccia, l’uomo è stato costretto a consegnare una collana d’oro. I rapinatori si sono poi dileguati scendendo alla fermata successiva. Le autorità hanno avviato indagini, ma al momento i responsabili non sono ancora stati identificati.
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Pochi giorni dopo, alla stazione di Milano Lambrate, un uomo di 42 anni di origini nigeriane ha aggredito una donna sulla banchina per rubarle lo smartphone. La vittima, colpita con violenza, è stata soccorsa dalla Polfer, che ha arrestato l’uomo in flagranza di reato. Gli inquirenti ritengono che il responsabile avesse già aggredito altri viaggiatori nella stessa giornata.
Occhio alle baby gang
C’è poi il fenomeno delle baby gang contribuisce ulteriormente al clima di insicurezza. Sulla linea Milano-Legnano, diverse bande di ragazzini senza scrupoli hanno preso di mira i passeggeri. Domenica scorsa, due ragazzi sono stati costretti da cinque giovani nordafricani a consegnare smartphone, scarpe e giubbotti. Grazie all’intervento dei carabinieri, due dei responsabili sono stati identificati e denunciati.
Stazioni presidiate
Le due operazioni di Milano sono il segnale di una crescente presa di coscienza da parte delle forze dell’ordine di un’emergenza che adesso andrà fronteggiata con un forte impegno da parte delle forze dell’ordine in termini di presidio e sorveglianza.