Fermato per un controllo stradale, un pensionato 71enne di Arese ha rivelato un laboratorio di cocaina in casa: oltre 300 grammi sequestrati.
Lo hanno soprannominato nonno cocaina, perché per quanto sembrasse un tranquillo pensionato, nascondeva una realtà ben diversa.

Un uomo di 71 anni residente ad Arese è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Rho per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Una vicenda che ha dell’incredibile e che ha portato alla scoperta di una vera e propria centrale della droga nascosta dietro la rispettabile facciata di una vita in pensione.
Arese, il pensionato spacciava droga
Tutto è iniziato con un semplice controllo stradale avvenuto il 19 giugno scorso nel territorio del comune milanese. I militari, impegnati in un normale servizio di pattugliamento, hanno fermato un veicolo con a bordo il 71enne. Alla richiesta dei documenti, l’uomo è apparso visibilmente nervoso, un atteggiamento che ha insospettito i carabinieri e che li ha convinti ad approfondire la verifica.
LEGGI ANCHE – Omicidio-suicidio al Corvetto il giorno dopo: silenzio, dolore e domande senza risposta
Durante la perquisizione dell’auto, è emersa la prima sorpresa: all’interno del cruscotto erano nascosti 12 sacchetti sigillati contenenti circa 60 grammi di cocaina suddivisi in più di 150 dosi. Una quantità non compatibile con un uso personale e che ha spinto gli agenti ad estendere i controlli anche all’abitazione del sospettato.
Nella casa del pensionato un laboratorio di droga
La perquisizione domiciliare ha confermato i primi riscontri. Nell’appartamento del pensionato è stato scoperto un vero e proprio laboratorio per il confezionamento della droga: 250 grammi di cocaina pura, strumenti per il taglio e il dosaggio della sostanza, bilancini di precisione, frullatori modificati per miscelare gli ingredienti e bustine per l’imballaggio.
LEGGI ANCHE – Milano, accoltellamento in via Saponaro al Gratosoglio: grave un uomo dopo una lite per strada
Tutto il necessario per una produzione su piccola scala, ma comunque significativa. Il valore complessivo dello stupefacente sequestrato supera i 20 mila euro.
L’udienza di convalida e i domiciliari
Dopo l’arresto, il 71enne è stato condotto davanti al giudice per l’udienza di convalida. Ha provato a giustificarsi, ma i riscontri oggettivi raccolti dai carabinieri non hanno lasciato spazio a dubbi. Il magistrato ha convalidato l’arresto e ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari.