Gli agenti perquisiscono un’autovettura e sono incuriositi da un particolare che emerge dal seggiolino del bimbo. Quando scoprono la verità, non credono ai loro occhi
Sembrava una perquisizione come tante altre: gli agenti appostati nei pressi del casello autostradale, il controllo ad un’autovettura che transitava all’uscita dell’A1, e la semplice richiesta dei documenti al guidatore. Ma gli eventi hanno preso una piega decisamente diversa ed in pochi minuti in un intervento di routine, si è trasformato in un vero e proprio blitz. Con un risvolto inaspettato e che ha lasciato gli agenti senza parole.
Tutto si è svolto a Milano, nei pressi di una delle uscite autostradali più frequentate: preda di migliaia di autovetture che ogni giorno portano centinaia di milanesi al lavoro. Gli agenti si erano appostati al casello di Melegnano, una delle uscite dell’Autostrada A1. Tra le tante macchine che passavano in quel tratto, sono stati incuriositi da una vettura, guidata da un uomo, che aveva al suo fianco la moglie e nel sedile posteriore c’era il figlio di pochi mesi. Gli investigatori erano convinti che si trattasse di un semplice intervento di routine, ma poco dopo hanno notato qualcosa che li ha incuriositi.
La reazione scomposta del guidatore alla richiesta di documenti, un uomo di origine albanese di quarantadue anni, ha immediatamente insospettito gli agenti, che hanno controllato con dovizia di particolari l’auto. Dopo aver registrato la patente dell’uomo e preso le generalità della compagna, sono rimasti decisamente incuriositi da ciò che hanno visto nel sedile posteriore dell’auto. Il piccolo era infatti seduto all’interno di un seggiolino. Che però non sembrava essere regolare.
Dalla parte laterale infatti, si vedeva chiaramente della gomma piuma uscire dalle cuciture. Un particolare che ha immediatamente messo sul chi va la i due agenti. Quando hanno chiesto spiegazioni all’uomo, quest’ultimo ha tentato di inventare una storia verosimile: “Si è bucato e ne abbiamo approfittato per metterci alcune cose del bimbo: anche il biberon e il latte liofilizzato in bustine”. Ma quando uno degli agenti si è avvicinato, si è subito reso conto che all’interno del seggiolino non erano presenti bustine di latte in polvere o altri cibi destinati al bambino.
La bustina conteneva infatti eroina. La perquisizione, scattata immediatamente, ha permesso di fare luce sulla quantità di sostanze stupefacenti presenti all’interno del seggiolino del bimbo: ben dieci chili di eroina purissima. L’uomo, un cittadino albanese di quarantadue anni e residente a Torino, è stato immediatamente fermato, insieme alla compagna che viaggiava con lui. L’uomo, che stava dirigendosi in direzione sud, è stato immediatamente accompagnato nel carcere di Lodi, dove è stato ascoltato dal Pm, che coordina le indagini. Gli agenti, coordinati da Alfonso Iadevaia, hanno poi perquisito la sua abitazione, dove sono stati trovati altri tre chilogrammi di eroina. Tutta la droga è stata sequestrata.