A+Milano+i+cortei+pro+Pal+diventano+un+caso%2C+indagini+di+Viminale%2C+Procura+e+Digos%3A+%E2%80%9CCapire+se+dietro+c%E2%80%99%C3%A8+una+strategia%E2%80%9D
milanocityrumorsit
/cronaca/a-milano-i-cortei-pro-pal-diventano-un-caso-indagini-di-viminale-procura-e-digos-capire-se-dietro-ce-una-strategia.html/amp/
Cronaca

A Milano i cortei pro Pal diventano un caso, indagini di Viminale, Procura e Digos: “Capire se dietro c’è una strategia”

Le autorità vogliono vederci chiaro su cosa sta accadendo a Milano attorno alle manifestazioni pro Palestina: c’è davvero una strategia dietro cori e cortei?

Prima l’assalto alla stazione centrale di Milano, poi i cori scanditi durante il corteo di ieri per il 7 ottobre 2023, giorno in cui Hamas ha compiuto la strage in Israele da cui è partita la rappresaglia di Tel Aviv nella Striscia di Gaza.

A Milano i cortei pro Pal diventano un caso, indagini di Viminale, Procura e Digos: “Capire se dietro c’è una strategia” (ANSA FOTO) – MilanoCityrumors.it

Di mezzo, diversi altri episodi di tensione e il giallo del messaggio comparso per pochi minuti su un maxischermo pubblicitario che accusava Israele di genocidio. Ciò che sta accadendo attorno e dietro le manifestazioni a sostegno del popolo palestinese ha fatto suonare più di un campanello d’allarme. Il sospetto del Ministero dell’Interno è che tra i manifestanti pacifici che chiedono a gran voce la fine della distruzione di Gaza ci siano frange estreme.

In campo ci sono gli agenti della Digos, che in queste ore stanno predisponendo numerose informative per la Procura della Repubblica del capoluogo lombardo. Del resto, il primo segnale che gli approfondimenti erano in corso lo aveva lanciato proprio il titolare del Viminale, Matteo Piantedosi. Il Ministro si era detto preoccupano degli atti di antisemitismo “in fortissimo incremento“: 733 segnalazioni dal 7 ottobre 2023. Gli scontri con le forze di polizia poi hanno riportato ben 145 feriti negli ultimi giorni.

Universo pro Pal, approfondimenti della Digos: “Suggestioni di lotta armata”

Alcuni elementi – ha chiarito Piantedosisono al vaglio degli inquirenti per capire se alcune azioni apparentemente coordinate c’è una strategia o meno. Da tempo i nostri investigatori hanno evidenziato la ricomparsa sullo scenario di vecchi nostalgici della vecchia lotta armata. Questo non vuol dire un ritorno della lotta armata ma che nel substrato delle manifestazioni qualcuno vive la suggestione di reimpiantare la lotta armata e la sovversione”.

Gli ultimi episodi sono avvenuti nelle scorse ore. Dal corteo pro Pal partito da porta Venezia e che ha raggiunto piazza della Scala sono partiti cori che hanno definito Hamas “la punta più cosciente del popolo palestinese”. E poi: “Il 7 ottobre non è una ricorrenza, ora e sempre resistenza” e “Il mio sogno è vedere Netanyahu (Benjamin, il premier israeliano, ndr) giustiziato con la testa volare”. Per il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri “le autorità preposte devono bloccare questi cortei. Lo Stato fa bene a essere flessibile e paziente, ma abbiamo superato la soglia di tolleranza”.

Universo pro Pal, approfondimenti della Digos: “Suggestioni di lotta armata” (ANSA FOTO) – MilanoCityrumors.it

La tensione a Milano sta poi crescendo di ora in ora in vista di lunedì 13 ottobre 2025. Il consiglio comunale alle 17 circa dovrebbe decidere in merito al blocco del gemellaggio con la capitale di Israele, Tel Aviv. “Se non lo bloccano – ha dichiarato ieri un manifestante alle agenzie – noi blocchiamo il consiglio comunale”. È già stato annunciato un presidio davanti Palazzo Marino. “Ormai questi disperati e violenti, non avendo altre scuse a loro disposizione, le provano tutte pur di creare disagi e manifestare a Milano”, ha detto il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato.

Le manifestazioni in giro per l’Italia degli ultimi giorni si sono comunque svolte pacificamente. Il Viminale è impegnato però anche sulla partita di calcio tra Italia e Israele, in programma martedì sera ad Udine. Inoltre, c’è il caso del messaggio contro Israele che è apparso su un grande impianto pubblicitario luminoso in via della Moscova. La comunità ebraica ha parlato di “odio antisemita travestito da propaganda”. Digos e Procura stanno verificando chi abbia commissionato il messaggio che paragonava la situazione di Gaza al Sudafrica dell’apartheid.