Sullâomicidio di Ibrahim Mansour il sostituto procuratore di Pavia ha chiesto 18 anni di reclusione per Massimo Rondinelli, lâuomo che uccise con tre colpi di fucile e uno di pistola lâegiziano 43enne
Le sorti di Massimo Rondinelli e Carmela Calabrese, i due degli imputati coinvolti nel processo per lâomicidio di Ibrahim Mohammed Mansour, ucciso a colpi dâarma da fuoco e bruciato nel gennaio del 2023, potrebbero conoscersi giĂ il prossimo 2 febbraio 2024.
Il corpo carbonizzato del 43enne egiziano venne rinvenuto in unâautomobile nella campagna della frazione Morsella di Vigevano. Secondo quanto ricostruito dalle indagini seguite dal pm Andrea Zanoncelli, lâomicidio sarebbe maturato in famiglia per ragioni economiche. Per il reo confesso Rondinelli sono stati chiesti 18 anni di reclusione.
Alla base della violenta morte di Ibrahim Mohamed Mansour ci sarebbero state le continue richieste di denaro da parte dellâegiziano alla famiglia Rondinelli. La vittima era padre di una bambina avuta dalla figlia minore del capofamiglia, Antonio Rondinelli. Le pressanti e continue richieste di soldi sarebbero proseguite anche dopo che lâegiziano aveva ottenuto dalla famiglia Rondinelli la gestione di un capannone di Cassolnovo per la sua attivitĂ commerciale.
Secondo lâaccusa il capannone in questione sarebbe stato lo stesso in cui Ibrahim è stato ucciso con tre colpi di pistola e uno di fucile da Massimo Rondinelli. Del delitto sono accusati questâultimo e la madre Carmela Calabrese. Mentre Rondinelli è accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere, Carmela è accusata di omicidio volontario.
MercoledĂŹ scorso, in udienza preliminare, lâavvocato difensore di Carmela Calabrese ha chiesto per la sua cliente, al Gup del tribunale di Pavia, che sia emessa sentenza di ânon luogo a procedereâ per non aver commesso il fatto. Nella stessa mattinata il difensore dâufficio di Massimo Rondinelli, lâavvocato Giovanni Tragella ha avanzato al Gup pavese la richiesta di giudizio con il rito abbreviato, concessa allâimputato.
Il prossimo 2 febbraio quando sono previste le repliche delle parti e in quella stessa giornata si potrebbe conoscere la sentenza. Nei confronti dellâimputato Rondinelli, il sostituto procuratore di Pavia, Andrea Zanoncelli ha avanzato al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Pavia, Luigi Riganti, una richiesta di pena pari a 18 anni di reclusione.
La confessione dellâomicida Massimo Rondinelli avvenne a giugno scorso, e per quanto frammentaria, era risultata determinante per ricostruire lâintera dinamica del delitto. Lâuomo aveva ammesso di aver sparato allâegiziano il cui cadavere era stato poi caricato sulla sua auto e trasportato nelle campagne dove la macchina era stata data alle fiamme nel tentativo di depistare le indagini.
Il cadavere carbonizzato era stato ritrovato tre giorni dopo lâomicidio, il 14 gennaio del 2023. Ibrahim era deceduto sotto tre colpi di fucile e uno di pistola. Le armi del delitto non sono state mai trovate e secondo lâaccusa, sarebbero state nascoste dal 65enne Francesco Guarna, dalla figlia di questo e fidanzata di Massimo Rondinelli, la 31enne Valentina. Nel processo i familiari della vittima si sono costituiti parte civile, assistiti dallâavvocato Fabio Santopietro.
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Dinanzi i giudici della Corte dâAssiste di Pavia, il prossimo 25 marzo, compariranno dunque, oltre al reo confesso Massimo Rondinelli, anche lâimputata 56enne madre di Rondinelli, Carmela Calabrese, il coniuge di questa Antonio Rondinelli, di 65 anni e Claudio Rondinelli, 40enne, fratello di Massimo 40. Tutti hanno chiesto il giudizio immediato.
Mentre, risulta piĂš complicata la posizione del compagno di unâaltra sorella di Massimo Rondinelli, Luigi DâAlessandro, il quale ha chiesto il patteggiamento solo per il reato di occultamento del cadavere e che, dopo essere stato ai domiciliari, è ora tornato in carcere.