Era ricercato per violenza sessuale in Romania un 64enne ritenuto tra i 12 predatori sessuali più pericolosi. L’uomo ha segregato e minacciato una 15enne, costretta a prostituirsi. Arrestato nella Bergamasca
Si nascondeva a Zogno, provincia di Bergamo, il romeno di 64 anni che nel suo Paese era ricercato per violenza sessuale ai danni di una minorenne di 15 anni. L’uomo è destinatario di un mandato di arresto europeo (M.A.E.) emesso dalle autorità romene per il quale ora dovrà scontare una pena detentiva di 3 anni e 6 mesi emessa dal Tribunale di Bucarest per violenza sessuale.
Secondo quanto riporta anche il Giorno, nel provvedimento emesso dal tribunale romeno viene spiegato che il 64enne: “è stato condannato per avere agevolato la fuga di una minore di anni 15 da un centro protetto di Bucarest, segregandola e costringendola con minacce ad avere rapporti sessuali con lui e nello stesso tempo obbligarla a prostituirsi per trarre un profitto economico”.
Il predatore sessuale tra i più pericolosi
Secondo quanto riferito dalla stampa nazionale romena, tra i 2.600 ricercati in Romania, il 64enne rientrava tra “i 12 predatori sessuali ritenuti più pericolosi dall’opinione pubblica rumena”. L’uomo era latitante dallo scorso 6 aprile 2023, quando all’atto della sentenza definitiva lasciò Bucarest rifugiandosi in una casa di Zogno, provincia di Bergamo.
Ed è stato proprio nell’abitazione bergamasca che il ricercato è stato trovato dai carabinieri. Il fermo del 64enne è avvenuto anche grazie al coordinamento dell’unità S.I.R.E.N.E. (Supplementary Information Request at the National Entries) del servizio di Cooperazione Internazionale di polizia che, come riporta il Giorno, “garantisce l’aiuto operativo tra le forze di polizia europee per favorire il rintraccio in tutta Europa di soggetti condannati o ricercati che cercano di sfuggire al sistema giudiziario dello Stato europeo in cui hanno commesso dei crimini”.
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L’arresto
I carabinieri del Nucleo Investigativo di Bergamo sono arrivati all’individuazione del 64enne romeno grazie a una serie di attente indagini e accertamenti mirati in tutto il territorio della provincia bergamasca, dove l’uomo si spostava tranquillo e convinto di essere ormai sfuggito alla condanna inflitta dal Tribunale di Bucarest per i reati commessi.
Dopo aver fermato il soggetto e aver eseguito l’arrestato, i militari hanno portato l’uomo presso il carcere di Bergamo. Qui rimarrà a disposizione del presidente della Corte D’Appello di Brescia per le successive e imminenti pratiche di estradizione verso il suo paese d’origine, la Romania.