Triennale presenta uno spettacolo di danza diffusa

In occasione della Design week e nell’ambito del programma Triennale estate, gli spazi dell’edificio saranno animati da una performance dal titolo “20 danzatori per il XX secolo e oltre” del coreografo francese Boris Charmatz.

Il progetto nasce in collaborazione con le Soirées Nomades, l’iniziativa che esplora le arti sceniche invitando artisti contemporanei ad appropriarsi, per il tempo di una serata, degli spazi espositivi e del giardino della Fondation Cartier a Parigi.

Anche in questo caso, dopo l’Opéra de Paris, la Tate Modern di Londra e il MoMA di New York, tutti gli spazi della Triennale diventano palcoscenico per la danza mescolando stili e generi per celebrare la storia della danza attraverso sequenze d’avanguardia, balletti russi, danze tradizionali e coreografie di film. Il tutto mentre i visitatori passeggiano liberamente osservando le mostre in allestimento e abitando, a loro volta, gli stessi spazi.

“Il corpo dei danzatori è un museo – ha spiegato Charmatz – un luogo di conservazione e di memoria. Le opere devono essere continuamente reinventate. 20 danzatori per il XX secolo e oltre dimostra quanto la storia della danza sia ricca e attuale”.
“Non si tratta di una proposta partecipativa in cui invitiamo il pubblico a ballare con noi – ha chiarito – , anche se alcuni degli assoli dei venti ballerini a volte vengono trasmessi o insegnati al pubblico di passaggio. È soprattutto un progetto di danzatrici e danzatori virtuosi”.
La performance si terrà il 10 settembre e i biglietti sono disponibili sul sito internet della Triennale.

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