La sfida sul ring dell’arbitrato: Milano 11 e 12 febbraio 2021 – versione online

Nelle giornate di oggi e domani – 12 febbraio – Milano ospita, in versione virtuale, la sesta edizione dell’AIA CAM Pre-Moot, organizzata dalla Camera Arbitrale di Milano e da AIA – Associazione Italiana per l’Arbitrato – che vede coinvolti 100 studenti di 19 Università provenienti da tutto il mondo oltre a 60 tra coach e arbitri.

Il “mooting” è un’attività curriculare diffusa in molte scuole di diritto e si basa sull’apprendimento delle tecniche di difesa persuasiva.
Gli studenti partecipano a procedimenti arbitrali simulati, che comportano la stesura di memorie e la loro successiva discussione .
I ragazzi affrontano quindi un caso giuridico davanti a un collegio di arbitri. Mettono così in pratica competenze e conoscenze acquisite durante gli anni di studio e simulano le sfide tipiche dei legali di parte come  la gestione del tempo, la responsabilità e l’organizzazione.

La due giorni meneghina è chiamata “Pre-Moot” perché si tratta della preparazione alla competizione internazionale di arbitrato di Vienna, la Willem C. Vis International Commercial Arbitration Moot che si terrà dal 26 marzo al 1 aprile.

In questa sesta edizione, i ragazzi si sfidano in 5 round al termine dei quali i due team migliori parteciperanno alla finale e dibatteranno davanti a un Tribunale Arbitrale composto da Paolo Marzolini, in rappresentanza di Patocchi & Marzolini di Ginevra, Maria Beatrice Deli, segretario generale di AIA e Stefano Azzali, direttore generale di Camera Arbitrale di Milano.

Il caso giuridico dibattuto riguarda una transazione di vendita internazionale soggetta alla Convenzione delle Nazioni Unite sui contratti di vendita internazionale di beni del 1980. La vicenda coinvolge anche questioni procedurali dell’arbitrato, come la giurisdizione e i poteri di un tribunale arbitrale.
I criteri per valutare il team migliore saranno: presentazione efficace e sequenza logica dell’arringa, capacità persuasiva delle conclusioni, conoscenza della legge e del caso giuridico, linguaggio ritmato e scandito, capacità di coinvolgimento degli arbitri e di reazione controllata a domande incalzanti.

Per chi fosse interessato, è possibile assistere alla finale che si terrà il 12 febbraio dalle 15:00 alle 16:30 registrandosi attraverso la mail eventiadr@mi.camcom.it.

“L’arbitrato è un servizio di risoluzione delle controversie sempre più in crescita – ha evidenziato Azzali – : abbiamo registrato nel 2020 un incremento del 18% delle domande depositate.
Sempre più le imprese riconoscono l’efficacia dell’arbitrato nel risolvere le controversie in un tempo ragionevole e, come sappiamo, l’efficienza della giustizia è uno degli indicatori più importanti per favorire la competitività e il consolidamento economico di un Paese, tema questo al centro del dibattito politico anche nell’ottica di definizione del Recovery Plan”.

“Dal 2016 AIA e CAM – ha aggiunto Maria Beatrice Deli di AIA – hanno unito le forze per poter offrire agli studenti delle università italiane un’occasione unica di mettersi alla prova ed affinare le abilità di elaborazione di memorie scritte e soprattutto di presentazione ed oral advocacy, fornendo loro la possibilità di meglio comprendere le dinamiche dell’arbitrato internazionale”.

Restando in tema di arbitrato, dal 1° luglio 2020 la Camera Arbitrale di Milano ha introdotto quello “semplificato”.
È un procedimento che riduce tempi e costi rispetto al procedimento arbitrale ordinario e si applica:
– Per procedimenti con valore non superiore a 250 mila euro;
– Per procedimenti senza alcun limite di valore economico, se le parti richiedono espressamente la procedura semplificata.
I costi sono ridotti di 1/3 rispetto all’arbitrato ordinario.
Per quanto riguarda i tempi si parla di 6 mesi rispetto ai 12 mesi necessari nel procedimento ordinario per arrivare a una decisione che è sempre affidata ad arbitro unico anziché a un collegio di tre arbitri.
Il numero di memorie è sensibilmente ridotto e l’istruttoria si svolge al massimo in un’unica udienza.

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