Tatarella, respinta la richiesta di scarcerazione

Il Tribunale del riesame ha respinto la richiesta di revoca della misura cautelare avanzata dai legali di Pietro Tatarella, candidato alle europee con Forza Italia che ha ottenuto 996 voti restando comunque escluso dal Parlamento Europeo. Tatarella è stato arrestato ed è attualmente in carcere per gli effetti dell’indagine condotta dalla magistratura milanese riguardo a un presunto giro di corruzione tra imprenditori e politica in Lombardia. Allo stesso modo sono state respinte le medesime richieste per la posizione dell’ex manager Marcello Pedroni e di Gian Maria Radeli.

Resta quindi valido, secondo il Riesame, l’impianto dei pubblici ministeri che accusano Tatarella di associazione per delinquere, corruzione e finanziamento illecito. In particolare l’esponente di Forza Italia, secondo i pm, avrebbe ricevuto circa cinquemila euro al mese da Daniele D’Alfonso oltre a diversi viaggi e vacanze pagate.

Domani e venerdì sono in programma le udienze in cui il Tribunale dovrebbe pronunciarsi sulle posizioni di Nino Caianiello, A.C., Massimo Viganò, Fabio Altitonante e Mauro Tolbar.

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