Ikea-Cgil, è scontro sui licenziamenti a Corsico

I sindacati della Filcams Cgil annunciano battaglia sul caso riguardante l’Ikea di Corsico. L’azienda ha annunciato il licenziamento di dieci dipendenti che sarebbero stati coinvolti nel caso dei prodotti presi dai magazzini sostituendo le etichette dei prezzi e rivendendo gli oggetti trafugati. Altre 22 persone saranno invece raggiunte da sanzioni disciplinari, tra sospensione dal lavoro e dello stipendio fino a dieci giori.

I sindacalisti stanno acquisendo i documenti riguardanti la vicenda. “Stiamo facendo questo lavoro con l’obiettivo di far emergere la verità — osserva Massimo Cuomo della Filcams tramite le pagine del Corriere della Sera — perché tante cose non si spiegano con gli elementi acquisiti finora. Siamo di fronte a sanzioni pesanti che colpiscono lavoratori che hanno servito quest’azienda per oltre vent’anni. L’azienda ha revocato questo sistema di prezzatura per qualche mese e poi lo ha reintrodotto; in mezzo ci sono stati i licenziamenti e le sospensioni di lavoratori con anzianità alta. L’auspicio è che questa modalità operativa non abbia nulla a che fare con il piano di riduzione del personale annunciato da Ikea”.

L’azienda ha risposto con una nota: “Prendiamo atto che i Sindacati valuteranno i singoli provvedimenti disciplinari di IKEA. Stupiscono però le dichiarazioni che leggiamo da parte dei rappresentanti della Filcams CGIL, in quanto la stessa sigla sindacale ha assistito i lavoratori contestati nelle audizioni orali ai fini delle giustificazioni e, pertanto, ben conosce la gravità dei fatti contestati e la meticolosità degli accertamenti che IKEA ha svolto per ogni singola posizione, prima di avviare le procedure disciplinari e durante le stesse”.

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