“Aldo dice 26X1”: sgomberati occupano un altro stabile a Milano

“Terza occupazione da parte degli attivisti di Aldo dice 26×1 nel giro di pochi giorni. Ieri, finalmente, i 200 occupanti sono stati sgomberati dall’ex palazzo di Alitalia, peccato però che da qui, sono potuti tornare indisturbati in via Oglio, che è servita da base per pianificare l’ultimo colpo, quello alla torre di via Stephenson occupata questa notte”. Lo ha comunicato Riccardo De Corato, assessore a Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale di Regione Lombardia.
Aggiunge l’assessore: “Nonostante ciò Majorino e la Scavuzzo continuano a proteggere queste persone che illegalmente si stabiliscono in edifici di proprietà d’altri”.
Solo ieri all’alba, decine di agenti e militari hanno provveduto a sgomberare l’edificio occupato dagli attivisti occupanti. Questi ultimi hanno comunicato, sulla loro pagina Facebook, attraverso un messaggio le loro intenzioni: “Abbiamo liberato la torre Ligresti numero 3. È la nostra volta di vivere bene ciò che è abbandonato e inutilizzato”. La notizia è stata confermata dalle forze dell’ordine, si tratta di una delle torri Ligresti di via Stephenson, nella periferia zona Nord Ovest della città.
Il Comune aveva provveduto lo stesso giorno ad offrire sistemazioni provvisorie a circa 40 famiglie (persone con a carico minori, disabili e con gravi patologie). L’assessore alla Casa del Comune, Gabriele Rabaiotti, ha spiegato: “Si tratta di soluzioni temporanee, come alberghi convenzionati, residenze sociali e locazioni concordate transitorie di massimo 18 mesi. Le 40 famiglie hanno fatto praticamente tutte domanda di casa popolare in deroga, che verranno verificate dalla commissione e se avranno i requisiti entreranno in una casa. Non perché occupanti ma perché prima erano famiglie senza casa soggette a sfratto dal libero mercato”.
Nella conferenza stampa del Comune di Milano si è discusso anche dello sgombero del collettivo precisando che (secondo il censimento realizzato dalla società comunale che gestisce le case popolari) gli occupanti abusivi sono circa 1.130, “un numero che si è ridotto di circa 700 unità” da quando il Comune gestisce le proprie case di edilizia pubblica. “Mentre con Aler”, la società che amministra le case popolari della Regione “la crescita delle occupazioni è esponenziale e il ministro Salvini farebbe bene a fare qualche considerazione in merito”, ha dichiarato l’assessore alla Casa Gabriele Rabaiotti.

Impostazioni privacy