Ribaltando l’iniziale doppio vantaggio dell’Inter, il Milan conquista la Supercoppa e alza il suo primo trofeo dopo quasi otto anni di digiuno
Una bella sfida. Un derby piacevole, intenso, e con una narrativa che merita di essere raccontata e che sicuramente sarà ricordata. In modo particolarmente piacevole – ovviamente – per i tifosi del Milan che contro ogni pronostico festeggiano una vittoria a suo modo storica.
Ribaltando l’iniziale vantaggio dell’Inter, due gol in rapida successione nel corso del primo tempo, il Milan vince 3-2 e conquista nei minuti di recupero la sua ottava supercoppa, il primo trofeo sotto la gestione di RedBird ma soprattutto il primo trionfo dopo più di otto anni di digiuno. L’ultima vittoria di prestigio del Milan era stata proprio la Supercoppa italiana vinta nel 2016 ai rigori sulla Juventus.
Supercoppa Milan-Inter in sintesi
I pronostici vedevano favorita l’Inter che aveva eliminato in semifinale l’Atalanta. Non solo per una questione di classifica, con i nerazzurri nettamente in vantaggio sugli avversari in Serie A, ma anche perché il momento del Milan – nonostante il successo in semifinale sulla Juventus – era tutt’altro che semplice con una squadra in crisi di risultati, contestata e con un allenatore arrivato da nemmeno una settimana al posto dell’esonerato Paulo Fonseca.
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Sergio Conceiçao non avrà fatto un miracolo. I problemi del Milan sono e restano tanti, e nel corso del primo tempo sono stati evidenti di fronte a un’Inter che avrebbe anche potuto dilagare. Ma in campo si è vista anche la reattività di una squadra decisa a reagire e che ha saputo tenersi a galla per piazzare il colpo a sorpresa con un contropiede da manuale.
Delusione cocente per l’Inter che perde il secondo derby stagionale e interrompe la serie di successi di Supercoppa, quattro di fila.
Supercoppa, primo tempo: l’Inter domina il Milan
La gara inizia con entrambe le squadre attente e concentrate, ma è l’Inter a trovare il giusto ritmo per imporre il proprio gioco. Lautaro Martinez e Taremi, (Thuram infortunato), una coppia d’attacco dinamica e letale, creano scompiglio nella difesa rossonera fin dai primissimi minuti. La prima vera occasione capita sul sinistro di Dimarco che sfiora il gol con un potente tiro da fuori area. Ma è al 46’, proprio allo scadere del primo tempo, che Lautaro Martinez sblocca la partita. L’argentino, servito da Taremi, salta con una finta Thiaw e Theo Hernandez, e infila uno dei suoi rasoterra millimetrici sul primo palo che lascia Maignan immobile tra i pali.
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Il Milan accusa il colpo, e appena un minuto dopo l’inizio della ripresa, l’Inter raddoppia. Stavolta è Taremi a finire sul tabellino dei marcatori, grazie a uno splendido assist in profondità di De Vrij. L’iraniano controlla in corsa e batte Maignan con un rasoterra preciso, portando i nerazzurri sul 2-0.
La reazione del Milan: cuore e talento
Sotto di due reti, il Milan non si arrende e inizia a premere sull’acceleratore. Il segnale dalla panchina è chiarissimo. Sergio Conceiçao chiama Rafa Leao che entra a dare una scossa. Al 52’ è Theo Hernandez a riaprire la porta segnando con un calcio di punizione che sorprende un Sommer sorpreso da una leggera deviazione di Lautaro Martinez.
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La partita diventa splendida con le squadre che si affrontano a viso aperto e senza sconti. In rapida successione arrivano due clamorose occasioni per il Milan, prima con Pulisic che calcia debolmente da ottima posizione poi con Reijnders che calcia con forza trovando la respinta fortunosa e provvidenziale di Bastoni a un nulla da gol. Quindi è Sommer a negare il pareggio a Morata con una parata sulla linea su un colpo di testa ravvicinato. Anche l’Inter potrebbe chiudere: ma se Taremi si sbrana un gol fatto, prima Dumfries e poi Carlos Augusto, trovano attentissima la guardia di Maignan.
Supercoppa, Inter-Milan: Pulisic pareggia, Abraham firma il capolavoro
All’80’, il Milan trova il 2-2. L’azione nasce da Leao, che serve Theo Hernandez sulla fascia sinistra. Il francese mette in mezzo un pallone basso e preciso per Pulisic, che si gira in area e batte Sommer con un rasoterra nell’angolino. È il gol del pareggio, che fa esplodere di gioia i tifosi rossoneri. E che la partita sia definitivamente cambiata si capisce da un altro miracolo di Maignan che mura incredibilmente una violentissima conclusione di Dumfries lanciato a rete.
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Milan letale a tempo scaduto. Sorprendendo un’Inter troppo sbilanciata, Pulisic si inventa un passaggio filtrante per Leao che il portoghese, con la solita classe, mette un pallone perfetto a rimorchio per Abraham, che a porta vuota appoggia in rete.
L’Inter si riversa in avanti in modo confuso e senza troppe convinzione. E il Milan concretizza una vittoria davvero straordinaria anche per il temperamento con il quale la squadra di Conceiçao la concretizza.
Il Tabellino
INTER-MILAN 2-3
46′ Lautaro Martinez (I), 47′ Taremi (I), 52′ Theo Hernandez (M), 80′ Pulisic (M), 93′ Abraham (M).
INTER (3-5-2) – Sommer; Bisseck, De Vrij (84′ Darmian), Bastoni; Dumfries, Barella (84′ Frattesi), Calhanoglu, Mkhitaryan (66′ Zielinski), Dimarco (66′ Carlos Augusto); Lautaro Martinez, Taremi. Allenatore Simone Inzaghi.
MILAN (4-2-3-1) – Maignan; Emerson Royal (87′ Calabria), Tomori, Thiaw, Theo Hernandez; Musah (77′ Abraham), Fofana; Jimenez (50′ Leao), Reijnders (77′ Loftus-Cheek), Pulisic; Morata. Allenatore Sergio Conceiçao.
Arbitro: Simone Sozza della sezione di Seregno.
Ammoniti: Mkhitaryan (I), Dumfries (I), Tomori (M), Barella (I), Bastoni (I).