Con un ribaltone nel secondo tempo il Milan conquista la finale di Supercoppa nella quale affronterà ancora una volta l’Inter
Il Milan batte la Juventus 1-2 nella seconda semifinale di Coppa Italia e conquista il diritto di andare ad affrontare l’Inter nella finalissima di lunedì prossimo.
Un esito sorprendente considerando le condizioni nelle quali il Milan arrivava a questa partita
Juventus-Milan in sintesi
La Juventus si presenta con le scelte messe in preventivo fin dalla vigilia da Thiago Motta, tranne una: proprio uno dei giocatori più attesi Francisco Conceiçao, si infortuna durante il riscaldamento ed è costretto a rinunciare alla partita che lo avrebbe visto in campo contro il Milan allenato da suo papà.
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Il ragazzo la prende malissimo: esce dal campo in lacrime e seguirà tutta la partita mogio mogio vicino alle panchine. Milan senza Leao che si affida a Morata, Jimenez e Pulisic. La squadra rossonera è alle prese con un momento davvero difficile, tecnico ed emotivo. Ci si attende molto dalla squadra rossonera.
Juventus-Milan, primo tempo: gol di Yildiz
E invece il primo tempo, per la verità bruttino e non molto entusiasmante vista la pochezza delle occasioni create, offre poco. E in quel poco il Milan non si vede quasi per niente. Squadra macchinosa, prevedibile, anche piuttosto lenta. Niente di diverso rispetto a quanto mostrava Fonseca con un centrocampo che non gira, filtra poco e propone pochissimo.
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La Juventus domina il gioco grazie a una pressione alta e organizzata dopo una interminabile fase di studio che non porta nulla, al 21’ la Juve si porta in vantaggio. Mbangula lancia in profondità e Theo Hernandez, ancora una volta, si lascia scavalcare senza anticipare Yildiz che gli sfila alle spalle e insacca con una gran conclusione sotto la traversa. Per il resto poco altro: un traversone di Mbangula imbecca Koopmeijners il cui colpo di testa va a lato di poco. Nient’altro. In un primo tempo che si spegne con un Milan che perde un paio di palloni davvero molto ingenui.
Secondo tempo
In due minuti la Juventus rischia di servire il cappotto. Bianconeri subito pericolosissimi con un pallone che trova ancora una volta pronto alla battuta Yildiz, bravissimo a mettere controtempo il pressing alto del Milan, con la palla che finisce sul fondo di pochissimo. Di lì a qualche secondo è Vlahovic, illuminato da un appoggio di destro di Yildiz, sicuramente il migliore in campo sull’ennesimo errore in fase di impostazione del Milan, mettere di nuovo sul fondo un pallone davvero invitante.
Il Milan si scuote: su azione di calcio d’angolo da Morata il pallone arriva a Theo Hernandez che batte in modo davvero infelice da ottima posizione, e mette alto.
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Il Milan inserisce prima Musah e poi Abraham; Thago Motta risponde togliendo Mbangula, uno dei migliori fino a quel momento, e Vlahovic, poco servito. Un po’ cautela e un po’ anche precauzione in vista dell’eventuale finale di lunedì.
Dal nulla, all’improvviso, il Milan rientra in partita: subito dopo una bella iniziativa di Reijnders che trova pronto Di Gregorio, un lunghissimo rinvio di Maignan trova pronto Theo Hernandez e sorprende la difesa della Juve. Pulisic in area viene agganciato da Locatelli: e rigore, che lo stesso Pulisic trasforma con una sassata centrale. Incredibilmente il Milan prende coraggio. Morata sfiora il raddoppio con una conclusione salvata da Gatti in calcio d’angolo. Ma subito dopo una bella corsa a destra di Musah trova la difesa bianconera sbilanciatissima: il cross al centro viene deviato dal ginocchio di Gatti e si infila alle spalle di Di Gregorio che era uscito (forse un po’ troppo) dalla sua area piccola.
Nel finale saltano tutti gli schemi. Il Milan si arrocca e la Juventus attacca con decisione ma anche in modo molto confuso. La squadra rossonera trova anche quel pizzico di orgoglio che spesso era sembrato mancare nel corso delle ultime uscite di campionato. L’ultimo pallone scaraventato verso Gatti viene messo in angolo da Gabbia. E il Milan incassa una vittoria che è importante, per non dire storica.
La prima vittoria di Sergio Conceiçao: presto per dire che sia un miracolo, tante le cose che non sono andate nel primo tempo. Ma è sicuramente un bel segnale di riscatto.
Milan in finale
Fino alla prima ora di gioco c’era poco da dire con la Juventus che aveva dominato la partita dal punto di vista tecnico e tattico. Un Milan insufficiente sotto l’aspetto del gestione del gioco. Ma non si sono viste nemmeno le individualità che hanno visto i rossoneri perdere quasi tutti i duelli, non solo in attacco e in difesa, ma anche nell’uno contro uno e sulle fasce. Poi, con i cambi, tutto è cambiato. La Juventus si è trovata al cospetto di una squadra che ha sfruttato l’inerzia del match in modo decisivo evidenziando quelle fragilità già viste nel corso dell’anno.
Il Milan torna in finale per la 13esima volta in 13edizioni: affronterà l’Inter che nella prima semifinale ha battuto l’Atalanta e che l’anno scorso proprio contro il Milan vinse il derby di Supercoppa.
La finale è in programma il 6 gennaio alle 20, ovviamente sempre a Riyad.
Il tabellino
JUVENTUS-MILAN 1-2
21’ Yildiz, 71’ Pulisic, 76’ aut. Gatti
Juventus (4-2-3-1) – Di Gregorio; Savona, Gatti, Kalulu (85’ Fagioli), McKennie; Locatelli (85’ Weah), Thuram (79’ Douglas Luiz); Mbangula (65’ Cambiaso), Koopmeiners, Yildiz; Vlahovic (65’ Nico Gonzalez. Allenatore Thiago Motta.
Milan (4-3-3) – Maignan; Emerson Royal (82’ Gabbia), Thiaw, Tomori, Theo Hernandez; Bennacer (54’ Musah), Fofana, Reijnders; Pulisic, Morata (82’ Terracciano), Jimenez (61’ Abraham). Allenatore Sergio Conceição.
Arbitro – Andrea Colombo di Como.
Ammoniti – McKennie (J), Emerson Royal (M)