Pioli all’Al Nassr, primo allenamento da star: l’ex Milan in Arabia, c’è lo zampino di Cristiano Ronaldo

Pioli inizia la sua avventura all’Al Nassr. I tifosi del Milan rimpiangono l’ex tecnico: nella scelta di andare in Arabia c’entra Ronaldo.

Stefano Pioli riparte dall’Arabia. Fischietto in bocca, cronometro in mano e l’allenatore – per citare un suo famoso coro – è nuovamente on fire. La situazione è molto calda, non solo come clima. L’allenatore italiano era molto atteso dai sauditi. Anche perchè c’era il rischio che non arrivasse.

Pioli sempre più lontano dal club rossonero: arriva lui direttamente dalla Spagna
Stefano Pioli riparte dall’Al Nassr (ANSA) milano.cityrumors.it

Il motivo era il corteggiamento della Roma: i giallorossi hanno cercato Stefano Pioli dopo l’esonero di Daniele De Rossi. Il tecnico di Parma sarebbe stato la prima scelta per i Friedkin e Lina Souloukou. L’ex rossonero ha preferito mantenere l’impegno preso con gli arabi, dato che la trattativa era già in dirittura d’arrivo.

Stefano Pioli star araba: il retroscena con Ronaldo

Restando in tema di arrivi, Pioli va a prendere uno stipendio da re (7 milioni per 3 anni) grazie a Cristiano Ronaldo. La prima scelta degli arabi era Massimiliano Allegri, ma una volta capito che l’ex Juventus non avrebbe accettato le lusinghe saudite, CR7 ha spinto per avere alla corte araba l’ex rossonero.

Milan annuncio esonero Pioli
Il tecnico ex Milan in allenamento con gli arabi (LaPresse) – Milano.cityrumors.it

Una vera e propria operazione di collegamento. L’ex attaccante bianconero non dimentica la Serie A e Pioli, sebbene l’abbia avuto come avversario, deve ringraziarlo per questa opportunità così ghiotta. Pioli, al primo allenamento con la squadra, è stato accolto come una star. Gli hanno dedicato video e riprese come fosse un campione.

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I tifosi del Milan tra nostalgia e stupore

Le immagini dello Scudetto conquistato a Milano fanno commuovere i supporter rossoneri sulla pagina dell’Al Nassr. Ora è pronto per scrivere un’altra storia, Pioli, senza dimenticare il Milan: in fin dei conti quel tatuaggio che ha sul braccio, un tricolore in bella vista, non è casuale e rimanda – anzi, rimanderà sempre – al Duomo.

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